Carolyn Carlson coreografa... il Museo d’Orsay

© Musée d’Orsay / Julien Benhamou
Carolyn Carlson conquista la navata del Museo d'Orsay con i ballerini della sua compagnia, il coro degli urlatori finlandesi Mieskuoro Huutajat, e la partecipazione straordinaria di Hugo Marchand, primo ballerino all’Opéra di Parigi.
Carolyn Carlson presenta un progetto a sua immagine e somiglianza, che unisce la poesia delle parole e del gesto, l'energia del movimento, la spiritualità e la fantasia, ispirandosi ai Paesi del suo cuore: dalla Finlandia dei suoi antenati alla Francia, dove ha costruito la sua vita e la sua carriera, passando per il Giappone, che ammira moltissimo. Per l'occasione, sarà accompagnata da 4 ballerini della sua compagnia, Sara Orselli, Céline Maufroid, Juha Marsalo e Yutaka Nakata, dal violoncellista Pierre le Bourgeois e, come ospiti d'onore: il coro degli “urlatori” finlandesi Mieskuoro Huutajat e Hugo Marchand, primo ballerino all'Opéra di Parigi, il quale si esibirà in un assolo che Carolyn Carson ha ideato apposta per lui e mai mostrato al pubblico prima d’ora.
Al termine “coreografia”, Carolyn Carlson preferisce quello di “poesia visiva” per descrivere il suo lavoro. L'immagine è al centro delle sue creazioni e le arti visive sono una continua fonte di ispirazione. Questo rapporto con l'opera grafica spiega perché l'artista abbia creato diversi pezzi del suo repertorio in conversazione con Mark Rothko (Man in a Room nel 2000 e Dialogo con Rothko nel 2013), Joseph Beuys a cui ha dedicato un'opera nel 2001, Giotto per un assolo realizzato nel 2002 e Olivier Debré in occasione di Signes creato nel 1997 per l'Opéra di Parigi.
Non sorprende quindi che la coreografa abbia da tempo un rapporto speciale con i musei. Nel 2010 ha creato Mundus Imaginalis1, un ciclo di grande formato pensato per essere eseguito e reinventato in musei, gallerie e siti del patrimonio culturale, ispirato a grandi pittori come Warhol, Magritte, Van Gogh e Picasso, e che dà corpo e movimento a dipinti, sculture, video, installazioni contemporanee, architetture ecc.
Si tratta, per Carolyn Carlson, dei luoghi ideali in cui sviluppare e mostrare il suo lavoro, profondamente legato allo spazio e alla forma.
Diverse istituzioni parigine di rilievo si sono già affidate a lei dandole carta bianca.
Gli artisti
- Carolyn Carlson, Direzione artistica, coreografia, improvvisazione e poesia;
- Hugo Marchand, interprete;
- Céline Maufroid, interprete;
- Sara Orselli, interprete;
- Juha Marsalo, interprete;
- Yutaka Nakata, interprete;
- Mieskuoro Huutajat, coro;
- Pierre Le Bourgeois, violoncello;
- Johann Johannsson, musica aggiuntiva;
- Aleksi Aubry-Carlson, musica aggiuntiva;
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