Louis Janmot
Il Poema dell’anima

Janmot, pittore dell’anima, è un artista molto singolare ai suoi tempi anche se le sue opere fanno eco a quelle di diversi altri artisti quali William Blake, Philipp Otto Runge o Francisco de Goya prima di lui, nonché a quelle dei Preraffaelliti suoi contemporanei, oppure, più tardi, a quelle dei simbolisti, in particolare Odilon Redon che è stato in contatto con lui. La mostra ricolloca Il Poema dell’anima e il suo autore all’incrocio di riferimenti, influenze e correnti sia letterari, religiosi e filosofici che artistici.

Il primo ciclo, completato nel 1854, racconta i primi anni in Cielo e sulla Terra di un’anima, rappresentata nelle vesti di un giovane ragazzo accompagnata da una fanciulla. Si seguono le tappe e le vicende del loro percorso, dalla nascita del giovane ragazzo fino alla prematura morte della fanciulla. Théophile Gautier e Baudelaire furono affascinati da questi dipinti espositi all’Esposizione Universale del 1855, grazie all’intervento di Delacroix. Completato nel 1881, il secondo ciclo racconta come il giovane ragazzo, ormai solo, viene confrontato alle tentazioni e alle disgrazie dell’anima umana. Un poema di 2814 versi, scritto da Janmot e intitolato L’Anima, accompagna le opere. Rafforza il loro significato ed è indissolubilmente legato a queste ultime. Il tutto compone un’opera ibrida, letteraria e pittorica, che invita alla contemplazione, all’ascolto, alla passeggiata.

La mostra farà scoprire Il Poema dell’anima nella sua integralità. Se il primo ciclo viene esposto nel percorso permanente del museo delle Belle Arti di Lione, il secondo, più fragile, viene raramente mostrato al pubblico. Alla stregua dei protagonisti del Poema dell’anima, il pubblico esplorerà i misteri che nascondono queste immagini, durante una passeggiata passo dopo passo, viaggio iniziatico attraverso le opere. La mostra farà coesistere i due modi di espressione, visuale e testuale. Così, il visitatore potrà ascoltare il poema mentre contemplerà i dipinti.

Quest mostra viene organizzata dall’Ente pubblico dei musei d’Orsay e dal museo dell’Orangerie di Parigi in partenariato eccezionale con il museo delle Belle Arti di Lione.