Pittore, decoratore, illustratore, designer di mobili, gioielli, tessuti e molti altri oggetti d'arte emblematici dell'Art Nouveau parigino, Georges De Feure è stato fino al 2015 molto poco presente nelle collezioni del museo d'Orsay, che non conserva alcun oggetto progettato da questo prolifico artista. Invece, il museo possiede già due piccoli dipinti dell'artista, rappresentativi degli estremi della sua carriera: un'opera precoce, L'Abisso, una composizione simbolista esposta al Salone della Rose+Croix nel 1894, e un'opera tardiva, un paesaggio neerlandese Città in Olanda, acquistata dallo Stato nel 1922.
L'acquisizione di due pannelli decorativi nello stesso padiglione Bing nel 2015, grazie al sostegno della Società degli Amici dei musei d'Orsay e dell'Orangerie (SAMO), ha permesso di colmare in parte questa lacuna e di illustrare l'attività di decoratore di questo artista. A questo paio si era aggiunto un terzo pannello, un progetto di vetrata colorata, della stessa provenienza. E' quindi importante completare oggi questa serie con questo terzo pannello, riunendo così gli unici tre pannelli del padiglione finora localizzati.
Questa serie costituisce una testimonianza diretta e rara dell'architettura effimera del padiglione «L'art nouveau Bing» che cristallizza un momento decisivo nelle arti decorative francesi. Al di là del solo padiglione Bing, le decorazioni di De Feure si aggiungono a quelle di Mucha per il padiglione della Bosnia-Erzegovina conserrvate nel museo d'Orsay, e arricchiscono così le collezioni riguardanti l'architettura effimera dell'Esposizione Universale del 1900.
Autrice
- Élise Dubreuil, conservatrice Arti decorative