Modesto impiegato della Biblioteca Nazionale, Charles Guilloux è un artista autodidatta che i critici dell'epoca assimilano al movimento simbolista. A partire dal 1891, le sue opere sono accolte con successo alle mostre della Société des artistes indépendants e subito dopo, alle manifestazioni Impressioniste e Simboliste della galleria Le Barc de Boutteville.
Molto presto, i titoli delle sue pitture appaiono sempre più ellittici, talvolta impressi di connotazioni musicali (Scherzo lunaire, 1894, ignota ubicazione), mentre l'origine dei suoi temi diventa sempre meno identificabile. Crepuscolo è un chiaro esempio di quanto affermato. L'opera riunisce, tra acqua e cielo, una striscia di terra appena emersa sulla quale si stagliano, in controluce, i lugubri profili di alcuni alberi.
Questa strutturazione dello spazio, questa ripartizione delle forme e dei colori intensi che André Mellerio (1862-1943) commenta con dovizia nel suo Movimento idealista in pittura (1896), si ritrovano in altre opere dipinte da Guilloux nella stessa epoca: Sorgere della luna sul canale (Moulins, Museo Anne de Beaujeu) o Paesaggio al crepuscolo (Beauvais, Museo dipartimentale dell'Oise). Crepuscolo e gli altri due quadri di Guilloux sono stati esposti nel 1892 presso la galleria Le Barc de Boutteville, attirandosi da un critico anonimo del Temps il seguente commento: "Magnifica serie di paesaggi inviata da uno sconosciuto che è un maestro".
Crépuscule è il primo quadro di Guilloux ad entrare nelle collezioni del museo d'Orsay, che ospita già Charles-Marie Dulac (1856-1898) e Charles Lacoste (1870-1959), due artisti ai quali Guilloux fu spesso accostato dalla stampa. Questa acquisizione permette, dunque, di completare la rappresentazione di questi paesaggisti simbolisti francesi nelle collezioni nazionali.
Crepuscolo
1892
Olio su tela
Cm 32 x 46
© RMN-Grand Palais (Musée d'Orsay) / Hervé Lewandowski
Crépuscule [Crepuscolo]
Modesto impiegato della Biblioteca Nazionale, Charles Guilloux è un artista autodidatta che i critici dell'epoca assimilano al movimento simbolista. A partire dal 1891, le sue opere sono accolte con successo alle mostre della Société des artistes indépendants e subito dopo, alle manifestazioni Impressioniste e Simboliste della galleria Le Barc de Boutteville.
Molto presto, i titoli delle sue pitture appaiono sempre più ellittici, talvolta impressi di connotazioni musicali (Scherzo lunaire, 1894, ignota ubicazione), mentre l'origine dei suoi temi diventa sempre meno identificabile. Crepuscolo è un chiaro esempio di quanto affermato. L'opera riunisce, tra acqua e cielo, una striscia di terra appena emersa sulla quale si stagliano, in controluce, i lugubri profili di alcuni alberi.
Questa strutturazione dello spazio, questa ripartizione delle forme e dei colori intensi che André Mellerio (1862-1943) commenta con dovizia nel suo Movimento idealista in pittura (1896), si ritrovano in altre opere dipinte da Guilloux nella stessa epoca: Sorgere della luna sul canale (Moulins, Museo Anne de Beaujeu) o Paesaggio al crepuscolo (Beauvais, Museo dipartimentale dell'Oise). Crepuscolo e gli altri due quadri di Guilloux sono stati esposti nel 1892 presso la galleria Le Barc de Boutteville, attirandosi da un critico anonimo del Temps il seguente commento: "Magnifica serie di paesaggi inviata da uno sconosciuto che è un maestro".
Crépuscule è il primo quadro di Guilloux ad entrare nelle collezioni del museo d'Orsay, che ospita già Charles-Marie Dulac (1856-1898) e Charles Lacoste (1870-1959), due artisti ai quali Guilloux fu spesso accostato dalla stampa. Questa acquisizione permette, dunque, di completare la rappresentazione di questi paesaggisti simbolisti francesi nelle collezioni nazionali.