Emile Verhaeren: un museo immaginario
Emile Verhaeren diede prova nelle sue numerose cronache di un'instancabile attività critica a favore delle correnti artistiche del proprio tempo. Accogliendo la modernità nella pittura, approvò e difese le formule estetiche completamente diverse da quelle di Claude Monet, Puvis de Chavannes o Gustave Moreau.
Questo poeta portò avanti una battaglia appassionata per l'arte e si rivelò uno dei protagonisti essenziali del dialogo franco-belga tanto nella materia letteraria quanto in quella artistica.
L'universo visionario del poeta si è espresso in un dialogo con i suoi amici pittori e scultori. Questa relazione tra il testo e le opere permette di richiamare alla mente l'impegno di Verhaeren a favore di James Ensor, Georges Seurat, Fernand Khnopff, Constantin Meunier, Auguste Rodin, Odilon Redon o Théo Van Rysselberghe...
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