Il canto del cigno. Pitture accademiche del museo d'Orsay

Dopo decenni di disprezzo e disinteresse, i cosiddetti pittori pompiers sono stati oggetto di nuove ricerche scientifiche a partire dagli anni 1970-1980, soprattutto grazie ai lavori pionieri di Bruno Foucart, Gerald Ackerman o ancora Robert Rosenblum. Più recentemente, alcune mostre monografiche come quelle dedicate a Jean-Paul Laurens, Alexandre Cabanel, Jean-Léon Gérôme... così come importanti lavori di ricerca universitaria hanno contribuito a rinnovare profondamente la visione di un aspetto poco e mal conosciuto dell'arte francese.
La fondazione Mapfre mette a disposizione del museo d'Orsay uno spazio espositivo nel cuore di Madrid per allestire una mostra sui suoi dipinti accademici: si tratta di una prima assoluta che dà al pubblico la possibilità di apprezzare, alla luce di nuove scoperte, una pittura a lungo denigrata. A partire dal tema del nudo, della storia, del mito, del ritratto, della pittura religiosa e del paesaggio storicizzato, il percorso della mostra evidenzia la ricchezza di stili, scelte estetiche e soggetti, così come la costante evoluzione di un'arte erroneamente etichettata come statica, convenzionale e noiosa.
Un altro obbiettivo è quello di misurare la permeabilità degli artisti tradizionali alle tendenze realiste, orientaliste o simboliste dell'epoca. Il dialogo puntuale con alcune opere di Courbet, Renoir o ancora Puvis de Chavannes, permette di considerare gli scambi reciproci tra gli artisti fedeli alla tradizione e quelli dell'avanguardia, e di modulare la visione antagonistica che ne abbiamo oggi. Unendo temporaneamente numerosi depositi concessi dal museo d'Orsay ai musei regionali, questa mostra offre l'occasione di vedere esposta in un unico luogo una collezione solitamente disseminata sul territorio francese. Costituita prevalentemente da acquisti o commissioni dello Stato agli artisti del secondo Ottocento, questa collezione permette inoltre di prendere coscienza del ruolo allora svolto dal museo del Lussemburgo, "galleria nazionale degli artisti viventi".