Mostra

L'immagine rivelata

Dal 27 Maggio al 07 Settembre 2008 -
Museo d’Orsay
Mappa e itinerario
Benjamin Brecknell Turner-Crystal palace, Hyde Park, 1852, Transept
Benjamin Brecknell Turner
Crystal palace, Hyde Park, 1852, Transept
The Metroplolitan Museum of Art, New York, Gilman Collection
Don de la Fondation Horace W. Goldsmith par l'intermédiaire de Joyce et Robert Menschel
© The Metropolitan Museum of Art, New York / DR

Nel 1839, mentre il dagherrotipo faceva la sua comparsa in Francia, William Fox Talbot mette a punto in Inghilterra un procedimento destinato ad un grande avvenire poiché utilizza il principio del negativo e della stampa su carta. Talbot battezza la sua invenzione con il nome di calotipo, "la bell'immagine". Se il dagherrotipo "che la Francia offre al mondo" è esente da diritti, Talbot, invece, deposita un brevetto per il suo calotipo. In questo modo, in Gran Bretagna, nel corso del decennio che segue, il dagherrotipo diventa lo strumento di una fotografia popolare e commerciale. Al contrario, il calotipo diventa il passatempo dei gentlemen colti e raffinati. Scelte in virtù delle loro qualità estetiche e del loro valore di cronaca, la maggior parte delle fotografie esposte non sono mai state mostrate dalla metà del XIX secolo. Se alcuni dei loro autori sono nomi molto conosciuti, basti citare Talbot, Roger Fenton, Benjamin Brecknell Turner, molti altri come William Collie o Arthur James Melhuish, saranno una rivelazione per il pubblico francese. La mostra L'arte del calotipo inglese, che fa da contrappunto a Il dagherrotipo francese (museo d'Orsay e Metropolitan Museum of Art, 2003), mette in luce un concetto diverso della fotografia nascente e un altro postulato tecnico, estetico ed economico.

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