Cache-pot
Per la sua tecnica e la sua decorazione, questo pezzo si riallaccia all'ultimo periodo (1885-1886) dei laboratori parigini della manifattura Haviland, diretti, sin dal 1882, da Ernest Chaplet. Questa produzione è caratterizzata dall'abbandono del gres bruno lasciato grezzo a vantaggio del gres smaltato, integralmente o in parte. La rappresentazione "impressionista" o "naturalista" del paesaggio e della vegetazione è abbandonata in favore di un uso arbitrario di disegni. La loro stilizzazione, di solito in stile giapponesizzante, appare sempre più esasperata, con uno scopo esclusivamente decorativo.
Un simile orientamento evidenzia una rottura completa con le produzioni contemporanee e preannuncia le creazioni dell'Art nouveau. Il fatto che il pezzo non rechi il celebre marchio a forma di corona che il ceramista era solito apporre sui pezzi creati per Havilland è la prova evidente che si tratta di una produzione personale.
Essa è molto verosimilmente il frutto delle ricerche che Chaplet porta avanti da artista indipendente, conformemente alle esperienze tentate presso la manifattura Haviland.