Dans la serre
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Albert Bartholomé
Dans la serre
vers 1881
huile sur toile
H. 235,0 ; L. 145,0 cm.
Don de la société des Amis du musée d'Orsay, 1990
© Musée d’Orsay, dist. GrandPalaisRmn
/ Patrice Schmidt
Albert Bartholomé
(1848 -
1928)
Artwork not currently exhibited in the museum
Questo ritratto, presentato al Salon della Société des artistes français del 1881, appartiene ad una corrente di opere d'ispirazione classica eseguite da autori che si sono rifatti sia ai procedimenti realistici che alle novità introdotte dall'impressionismo.
Il quadro mostra una giovane donna raffigurata in posizione frontale nel momento in cui varca la porta-finestra di una stanza in penombra. La pacatezza del gesto e l'eleganza dell'abito indossato iscrivono quest'opera nella tradizione del ritratto d'apparato. Al contrario, l'effetto chiaroscurale e i colori vivaci applicati per mezzo di pennellate decise richiamano alla mente la tecnica impressionista come quella di Gustave Caillebotte (1848-1894), tanto per citare un nome. Il realismo e l'attenzione rivolta ai dettagli, invece, ricordano il ruolo preponderante esercitato da Jules Bastien-Lepage (1848-1884) nel corso dei Salon della seconda metà degli anni settanta del XIX secolo.
Questi molteplici contributi sono il riflesso della vita mondana condotta dai coniugi Bartholomé. Il loro salotto, infatti, è frequentato da artisti e da scrittori di ogni sorta e molto diversi tra loro. A casa Bartholomé è possibile incontrare, tra gli altri, il ritrattista mondano Jacques-Emile Blanche (1861-1942) o la pittrice americana Mary Cassatt (1845-1926), lo scrittore naturalista e critico Gustave Geffroy (1855-1926) o perfino lo scrittore simbolista Joris Karl Huysmans (1848-1907). Per il pittore questi sono ancora anni beati che saranno interrotti, nel 1887, dalla morte della moglie.
Il quadro mostra una giovane donna raffigurata in posizione frontale nel momento in cui varca la porta-finestra di una stanza in penombra. La pacatezza del gesto e l'eleganza dell'abito indossato iscrivono quest'opera nella tradizione del ritratto d'apparato. Al contrario, l'effetto chiaroscurale e i colori vivaci applicati per mezzo di pennellate decise richiamano alla mente la tecnica impressionista come quella di Gustave Caillebotte (1848-1894), tanto per citare un nome. Il realismo e l'attenzione rivolta ai dettagli, invece, ricordano il ruolo preponderante esercitato da Jules Bastien-Lepage (1848-1884) nel corso dei Salon della seconda metà degli anni settanta del XIX secolo.
Questi molteplici contributi sono il riflesso della vita mondana condotta dai coniugi Bartholomé. Il loro salotto, infatti, è frequentato da artisti e da scrittori di ogni sorta e molto diversi tra loro. A casa Bartholomé è possibile incontrare, tra gli altri, il ritrattista mondano Jacques-Emile Blanche (1861-1942) o la pittrice americana Mary Cassatt (1845-1926), lo scrittore naturalista e critico Gustave Geffroy (1855-1926) o perfino lo scrittore simbolista Joris Karl Huysmans (1848-1907). Per il pittore questi sono ancora anni beati che saranno interrotti, nel 1887, dalla morte della moglie.