Equivalent
Questo taglio nella continuita infi nita del cielo nuvoloso, un campo di sottili sfumature di grigio diviso tra masse luminose e masse scure, e stato fotografato da Stieglitz nel 1925 con una macchina Graflex puntata verso il fi rmamento dalla sua residenza estiva di Lake George (New York).
Priva di qualsiasi riferimento alla terra, questa piccola immagine verticale – ma che puo essere letta in qualsiasi direzione – non off re alcun punto di orientamento ed e completamente disancorata dallo spazio. La foto fa parte di una serie iniziata nel 1922 e proseguita fi no all’inizio del decennio successivo, quando gli studi di nuvole diventano uno dei temi centrali nella produzione di questo importante esponente della fotografia moderna.
Dopo aver intitolato la prima serie "Musica – Una sequenza di dieci fotografi e di nuvole", nel chiaro tentativo di stabilire una corrispondenza con la musica, Stieglitz attribuira alle centinaia di studi che seguiranno il titolo di Canti del cielo e Equivalenti nella certezza che il loro signifi cato profondo vada al di la della pura e semplice trascrizione del soggetto.
Equivalenti degli stati d’animo del loro autore, “del caos del mondo e del suo rapporto con il caos”, questi frammenti di nuvole sono l’espressione fotografica di una magistrale ricerca metafi sica e al tempo stesso di una sperimentazione estetica radicale.