Port-en-Bessin, avant-port, marée haute

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Georges Seurat
Port-en-Bessin, avant-port, marée haute
1888
huile sur toile
H. 66,0 ; L. 82,0 cm.
Achat sur les fonds d'une donation anonyme canadienne, 1952
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Georges Seurat
Port-en-Bessin, avant-port, marée haute
1888
huile sur toile
H. 66,0 ; L. 82,0 cm.
Achat sur les fonds d'une donation anonyme canadienne, 1952
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Georges Seurat (1859 - 1891)
Seurat aveva l'abitudine di recarsi ogni estate sul litorale per poter dipingere i paesaggi. Sosteneva che questo era necessario per "ripulire lo sguardo dai giorni passati chiuso dentro la bottega e tradurre nel modo più esatto possibile la vivace luminosità", come riferisce il poeta Emile Verhaeren.
In effetti, questa veduta dell'avamporto di Port-en-Bessin, paese di pescatori situato lungo la costa della Normandia, colpisce per la sottigliezza della luce e per il suo scintillio. La composizione d'insieme, sia geometrica che asimmetrica, si basa sull'alternanza delle diagonali delle falesie e delle linee orizzontali formate dai moli e la linea del mare, essa stessa ritmata dalle linee verticali degli alberi dell'imbarcazioni. Le linee sinuose della strada che da Port-en-Bessin si dirige verso il bordo delle falesie hanno il compito, come spesso accade nelle opere di Seurat, di addolcire la severità della costruzione. In primo piano, la presenza di erbacce introduce una nota di disordine in questo paesaggio immobile. Questo porto, dove non c'è traccia di presenza umana, comunica un'impressione di abbandono e di malinconia.
Niveau supérieur, Salle 39
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