Projet de phare monumental pour Paris, élévation

/
Jules Bourdais
Projet de phare monumental pour Paris, élévation
1881
mine de plomb et aquarelle sur papier calque contrecollé en plein sur papier
H. 61,0 ; L. 21,1 cm. Support : H. 65,3 ; L. 36,5 cm.
Achat, 1979
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Jules Bourdais
Projet de phare monumental pour Paris, élévation
1881
mine de plomb et aquarelle sur papier calque contrecollé en plein sur papier
H. 61,0 ; L. 21,1 cm. Support : H. 65,3 ; L. 36,5 cm.
Achat, 1979
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Jules Bourdais
Projet de phare monumental pour Paris, élévation
1881
mine de plomb et aquarelle sur papier calque contrecollé en plein sur papier
H. 61,0 ; L. 21,1 cm. Support : H. 65,3 ; L. 36,5 cm.
Achat, 1979
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Jules Bourdais
Projet de phare monumental pour Paris, élévation
1881
mine de plomb et aquarelle sur papier calque contrecollé en plein sur papier
H. 61,0 ; L. 21,1 cm. Support : H. 65,3 ; L. 36,5 cm.
Achat, 1979
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Jules Bourdais (1835 - 1915)
Artwork not currently exhibited in the museum

Nel corso del XIX secolo, l'idea di erigere una torre di dimensioni colossali torna ad affiorare nei pensieri degli Ingegneri. Difatti, nel 1833, il Britannico Richard Trevithick propone di edificare una torre in ghisa traforata alta mille piedi ma, la sua morte prematura, pone definitivamente fine al progetto. Per l'Esposizione universale di Filadelfia del 1876, gli ingegneri Clarke e Reeves sognano una torre di trecentoquattro metri. Tale progetto, però, non viene realizzato. Finalmente, per l'Esposizione del 1889, Gustave Eiffel ed i suoi ingegneri propongono la costruzione di una torre metallica di trecento metri d'altezza. Essi, tuttavia, da un lato devono far fronte all'incomprensione e, dall'altro, alla concorrenza di progetti come questo.
L'idea d'innalzare una "torre-sole" in grado di illuminare la città di Parigi viene per prima in mente all'ingegnere francese Sébillot il quale s'ispira ad un'analoga costruzione vista negli Stati Uniti. Una volta rientrato in Francia, Sébillot apre uno studio assieme a Bourdais, l'ingegnere che, con l'architetto Davioud, costruì il palazzo del Trocadéro nel 1878. Per questo faro monumentale, quest'ultimo immagina una torre di trecento metri "sormontata da una fonte d'energia elettrica per l'illuminazione di Parigi". La "colonna-sole" è destinata ad illuminare "facilmente il bois de Boulogne e l'intero territorio di Neuilly e Levallois fino alla Senna".
Davioud progetta allora una parte centrale in muratura, circondata da gallerie sovrapposte e da colonnine in ghisa. Già da sola, la base triangolare supera l'altezza delle torri di Notre-Dame e deve ospitare un museo dell'Elettricità. Il faro, attorniato da una fascia di stelle, è sormontato da una statua alata del genio della Scienza.
L'architetto, tuttavia, non ha affatto pensato al peso enorme del monumento. Inoltre, egli non ha preso in considerazione né il grande lavoro per lo scavo delle fondamenta che un simile monumento avrebbe richiesto, né la sua instabilità e non ha pensato al preventivo assolutamente da capogiro di un'opera come questa!

Notizie sulla collezione