Réception du Grand Condé par Louis XIV (Versailles, 1674)

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Jean-Léon Gérôme
Réception du Grand Condé par Louis XIV (Versailles, 1674)
1878
huile sur toile
H. 96,5 ; L. 139,7 cm.
Achat en vente publique, 2004
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Jean-Léon Gérôme
Réception du Grand Condé par Louis XIV (Versailles, 1674)
1878
huile sur toile
H. 96,5 ; L. 139,7 cm.
Achat en vente publique, 2004
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Jean-Léon Gérôme
Réception du Grand Condé par Louis XIV (Versailles, 1674)
1878
huile sur toile
H. 96,5 ; L. 139,7 cm.
Achat en vente publique, 2004
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Jean-Léon Gérôme
Réception du Grand Condé par Louis XIV (Versailles, 1674)
1878
huile sur toile
H. 96,5 ; L. 139,7 cm.
Achat en vente publique, 2004
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Jean-Léon Gérôme
Réception du Grand Condé par Louis XIV (Versailles, 1674)
1878
huile sur toile
H. 96,5 ; L. 139,7 cm.
Achat en vente publique, 2004
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Jean-Léon Gérôme (1824 - 1904)
Rez-de-chaussée, galerie Lille 2

Sull'imponente scalinata degli Ambasciatori , a Versailles, Luigi XIV, nel 1674, si appresta ad accogliere il Gran Condé, fresco vincitore della battaglia di Seneffe contro Gugliemo d'Orange. Con questo gesto, il re sancisce la fine di un esilio durato circa quindici anni, destinato a punire "il cugino" reo di aver guidato la Fronda contro il potere reale.
In una tela di modesto formato, Gérôme riesce a sintetizzare tutta la sua passione per la ricostruzione storica. Per rendere la scena più plausibile, l'artista ricorre all'ausilio di varie fonti iconografiche: incisioni del castello di Versailles o ritratti di personaggi evocati.La composizione è vivacizzata da una veduta ripresa dal basso e dal decentramento del grande X che la ispira. Gérôme sfodera una tavolozza raffinata in cui la luminosità dell'insieme e la freddezza dei marmi sono ravvivate dai colori dei costumi e dei drappeggi.
Nel periodo in cui dipinge questo quadro, Gérôme spera di venderlo al duca d'Aumale che all'epoca ristruttura il castello di Chantilly, antica proprietà dei Condé. La transazione fallisce e il quadro viene venduto al milionario americano William Henry Vanderbilt. In seguito, l'opera viene prestata al Metropolitan Museum di New York dal 1886 al 1903, mentre in Francia, la fama dell'opera viene assicurata dalla diffusione di molte incisioni. Dopo la seconda guerra mondiale, questa tela cade momentaneamente nell'oblio.
A differenza dei soggetti antichi e religiosi del pittore molto ben rappresentati al museo d'Orsay, questa recente acquisizione permette alla pittura di storia, ancora assente, di fare il suo ingresso nelle collezioni.

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