AGORIA { Le Code d’Orsay } · Arte digitale
Presentazione di due opere
Sébastien Devaud, detto Agoria, è un artista digitale le cui opere abbinano il fisico e il virtuale, nonché l’universo vivente e il codificato. Oggi, Agoria è uno degli artisti più attivi nell’universo nascente del Web3. Sviluppa tutta la sua pratica artistica intorno all'arte generativa biologica, ovvero la creazione di opere utilizzando algoritmi, intelligenza artificiale e dati provenienti dall’universo vivente. Si circonda di scienziati per progettare opere che combinano arte, musica, metaverso e scienza, con l'obiettivo di iscrivere l’universo vivente sulla "blockchain".
Negli ultimi anni, un universo artistico accompagna la creazione del Web3, nuovo ecosistema online basato nella blockchain. Questo spazio creativo riunisce una vera e propria comunità che trova eco nelle istituzioni museali come il museo d'Orsay. Il XIX secolo è stato il secolo della nascita della modernità e dell'audacia, ma anche quello di confronti critici - si pensi in particolare all'impressionismo. Ecco perché il museo d'Orsay vuole esplorare il legame tra l'emergere di quest'arte sperimentale e le sue collezioni.
Nell'ambito di questo invito intitolato { Le code d’Orsay}, Agoria presenta due opere create in eco alle collezioni e sviluppate sulla blockchain Tezos. Una prima, Σ Lumina, dalla forte dimensione poetica, partecipativa e sperimentale, e una seconda, Interprétation par Saccharomyces cerevisiae de l’Atelier du Peintre de Gustave Courbet, che unisce molto strettamente il mondo dell'arte e quello della scienza. Questo legame è al centro dell'approccio dell'artista, che vuole mostrare che il mondo del codificato e del digitale sono indissociabili dal fisico e dal mondo vivente. Questo cammino tra arte digitale e scienza sarà evocato il 22 febbraio nel corso di una conferenza che riunirà gli autori del progetto.
Infine, Agoria ha creato un brano musicale in omaggio al museo d'Orsay, che sarà presentato in anteprima nel museo sin dal 13 febbraio, poi il 23 febbraio durante il DJ Set dell'artista nella navata del museo.
Agoria e l’artista Johan Lescure hanno creato {Σ LUMINA}. Questa scultura apre una porta su opere digitali di cui il visitatore è in parte autore grazie al proprio soffio. La sua ombra materializza un QR code Tche permette di accedere a opere digitali che evolvono a seconda del soffio di ogni visitatore. Queste opere digitali sono create a partire da una selezione di capolavori provenienti dalle collezioni del museo, scelti dai due artisti. In pratica, la luce proiettata sulla scultura genera periodicamente un QR code sul pavimento. Dopo averlo scansionato, il visitatore potrà attivare l'opera digitale soffiando sul microfono situato nella parte inferiore del proprio telefono. Il soffio, gesto vitale e così specifico ad ogni persona, trasformerà l'opera digitale in modo unico. Ogni visitatore potrà portarla via e conservarne il ricordo eseguendone il "minting", ossia materializzandola sotto forma di NFT secondo il processo Web3 chiamato «live minting». Queste opere esistono sulla blockchain Tezos e sono create in collaborazione con fx(hash), una piattaforma aperta dedicata all'arte generativa, e l'applicazione Feral File in «open source», che offre modi dinamici per sperimentare, collezionare e immergersi nel mondo dell'arte digitale. Un’esperienza poetica e ludica, ma anche un’anteprima tecnologica.
Agoria e Johan Lescure creeranno da quattro a sette opere originali ispirate alle opere generate dai visitatori. Queste opere saranno oggetto di una vendita di cui una parte dei profitti saranno devoluti al museo.
- Autori
- Agoria, artista digitale, DJ, compositore e produttore di musica elettronica;
- Johan Lescure, artista poliedrico
- Selezione di opere del museo d’Orsay
- William Bouguereau, Le Oreadi, 1902
- Jules Breton, Le Soir, 1860
- Gustave Caillebotte, Le Nageur, 1877
- Gustave Caillebotte, I piallatori di parquet, 1875
- Edgar Degas, Le Foyer de la danse à l'Opéra de la rue Le Peletier, 1872
- Lucien Lévy-Dhurmer, La Femme à la médaille, 1896
- Léon Lhermitte, La paga dei mietitori, 1882
- Jean-François Millet, Le spigolatrici, 1857
- Claude Monet, La Rue Montorgueil, à Paris. Fête du 30 juin 1878
- Auguste Renoir, Ballo al moulin de la Galette, 1876
- Jozsef Rippl-Ronai, Un parc la nuit, tra il 1892 e il 1895
- Marcellin Varcollier, Caserne des Célestins à Paris, vue prise à vol d'oiseau, 1877
- Antoine Vollon, Falaise, verso 1870
In collaborazione con gli scienziati Nicolas Desprat, Jean-Baptiste Boulé, Manuel Théry e Julien Mozziconacci, Agoria invita a scoprire un’Interprétation par Saccharomyces cerevisiae de L’Atelier du Peintre de Gustave Courbet. Questa creazione pone domande circa il tema della memoria e della trasmissione ed è il risultato di un lavoro di progettazione e trascrizione di un esperimento biologico di coltura di un lievito (Saccharomyces cerevisiae).
Le condizioni di allevamento del lievito riproducono i grandi eventi storici che hanno avuto luogo durante la vita del pittore. I dati risultanti dall'esperimento permettono di animare L’Atelier du peintre. L'opera digitale dà vita al dipinto di Gustave Courbet, rivelandone il carattere vivente.
- Autori
- Nicolas Desprat, Professore incaricato presso l'Università di Parigi Cité collegato al Laboratorio di Fisica della Scuola Normale Superiore;
- Jean-Baptiste Boulé, Direttore di Ricerca presso il CNRS (Centro Nazionale della Ricerca Scientifica) e Direttore del Laboratorio Struttura e Instabilità dei Genomi presso il Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi;
- Manuel Théry, Ricercatore presso il CEA (Commissariato per l’Energia Atomica) e docente di biofisica presso la Scuola di Fisica e Chimica Industriali della città di Parigi;
- Julien Mozziconacci, Professore presso il Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi e coordinatore del polo di analisi;
- Agoria.
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