Aristide Maillol (1861-1944). La ricerca dell’armonia
L'artista approda tardi alla scultura. Dapprima pittore, si volge verso la tappezzeria e le arti decorative. Poco nota, questa prima fase della sua carriera, durante la quale guarda a Gauguin e Puvis de Chavannes e instaura stretti legami con i Nabis, mostra un artista desideroso di ritrovare i principi della decorazione murale.
Scopre la scultura solo intorno al 1895, inizialmente su legno e di piccole dimensioni: il suo talento viene riconosciuto da Octave Mirbeau e Ambroise Vollard, per citare solo alcuni dei suoi ammiratori. Gli scambi di opere con Maurice Denis, Édouard Vuillard e Rodin attestano la cerchia sviluppatasi allora intorno a lui, la cui importanza perdurerà durante tutta la sua carriera.
È decisivo l’incontro con il conte Kessler. La mostra presenta in un faccia a faccia inedito la prima Mediterranea realizzata per il suo mecenate (1905, Fondazione Oskar Reinhart, Winterthur) e la seconda commissionata diciotto anni dopo dallo Stato francese (Museo d’Orsay). Questa scultura sembra essere il manifesto di una volontà di sintesi e semplificazione delle forme che si oppone all'espressionismo di Rodin, di cui Maillol è uno dei principali protagonisti; proibendo ogni ricerca di espressione, egli stabilisce un nuovo classicismo e inscrive i corpi femminili, con la loro anatomia robusta e sensuale, in semplici forme geometriche.
Maillol passa con naturalezza dal bozzetto al monumentale, in un continuo andirivieni. L’imponente Monument à Cézanne [Monumento a Cézanne] costituisce il perno di una sezione che invita a immergersi nel suo processo creativo. Il percorso espositivo si chiude con una selezione ristretta di grandi figure, coronamento di un iter artistico in cui risulta fondamentale la ricerca di perfezione formale.
La mostra sarà successivamente presentata alla Kunsthaus di Zurigo dal 7 ottobre 2022 al 23 gennaio 2023 e a La Piscine - Museo d’arte e industria André Diligent di Roubaix dal 18 febbraio al 21 maggio 2023.
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