Bellezza, morale e voluttà nell'Inghilterra di Oscar Wilde
Sainte Cécile [Saint Cecilia], 1895
Collection particulière, c/o Christie's
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Questa mostra esplora l'"aesthetic movement" che, nell'Inghilterra della seconda metà del XIX secolo, si prefigge lo scopo di sfuggire alla bruttura e al materialismo dell'epoca, tramite una nuova idealizzazione dell'arte e della bellezza. Pittori, poeti, decoratori e autori enunciano una nuova concezione di un'arte liberata dai principi di obbedienza e dalla moralità vittoriana e non priva di sensualità.
Dagli anni sessanta del XIX secolo all'ultimo decennio decadente del regno della regina Vittoria, che si spegne nel 1901, questa corrente è oggetto di studio a cominciare proprio dalle opere emblematiche di Dante Gabriel Rossetti, Edward Burne-Jones e William Morris, James McNeill Whistler, Oscar Wilde e Aubrey Beardslaey. Tutti gli artisti appena menzionati portano avanti la medesima ricerca che unisce la creazione artistica all'arte di vivere e che trova fecondi terreni di espressione nel campo della fotografia, in quello delle arti decorative, dell'abbigliamento e della letteratura.
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