Cézanne e Pissarro 1865-1885
Portrait de l'artiste, en 1873
Musée d'Orsay
1930, accepté par l'Etat à titre de donation sous réserve d'usufruit de Paul-Emile Pissarro (comité du 03/04/1930, conseil du 07/04/1930 )
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
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Alla fine della sua vita, Camille Pissarro (1830-1903) scrive: “Cézanne [...] ha subito il mio influsso a Pontoise ed io il suo. [...] Diamine, eravamo sempre insieme! Ma un fatto è certo, ognuno di noi custodiva l'unica cosa importante, la "propria sensazione"... sarebbe facile a dimostare...” (lettera al figlio Lucien, 22 novembre 1895).
Questa mostra è un modo per illustrare tali propositi. Si tratta di studiare i rapporti tra l'arte di Paul Cézanne (1839-1906) e quella di Pissarro partendo dagli esordi delle loro carriere fino alla metà degli anni ottanta del XIX secolo.
Venti anni diinterferenze e di amicizia.
Ritratti, nature morte e paesaggi di Cézanne e di Pissarro sono riuniti per rendere la comunanza del modo di vedere e percepire dei due pittori attorno al 1875.
In seguito, Cézanne reinterpreta vecchie composizioni di Pissarro e si riallaccia ad alcuni punti di vista adottati in precedenza dal suo collega più anziano. Il confronto delle loro opere mette in risalto questa "parentela" nell'approccio dei motivi, molto sintomatica dei legami duraturi che avevano unito Cézanne e Pissarro.
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