La medaglia in Francia nel XIX e nel XX secolo. Nell'incavo della mano
Nel corso del XIX secolo, la medaglistica riveste una posizione sempre più importante nella vita artistica francese. Il Salon a cadenza annuale, dedica alla medaglistica una sezione specifica e dall'ultimo decennio dell'Ottocento, il Museo Nazionale del Luxembourg, che all'epoca esponeva opere di artisti viventi e "fratello maggiore" del museo d'Orsay, sotto l'impulso dell'allora direttore Léonce Bénédite, dà avvio alla creazione di una singolare collezione: una parte di questo fondo di oltre duemila medaglie trova posto nell'ambito di questa mostra.
Nel 1899, Roger Marx, collezionista e critico, fonda la Société des amis de la médaille française [Associazione degli amici della medaglia francese]. Dislocati in più punti del territorio, vengono creati i Cabinets de médailles, vere e proprie raccolte di medaglie. Nel corso del XX secolo, come era avvenuto per la scultura, anche la medaglistica subisce i contraccolpi del lungo disamore che afflisse l'arte del XIX secolo e, a parte qualche eccezione, scompare alla vista dei collezionisti.
Tuttavia, andando ben oltre le formule codificate della commemorazione, della compassione o della moneta tradizionale, placchette e medaglie non solo forniscono una visione molteplice e variegata della società francese di fine Ottocento e primi del Novecento ma affidano alla memoria ogni aspetto della vita privata e pubblica, della piccola e della grande storia: ritratti, anniversari privati, invenzioni scientifiche, politica internazionale....
Dalle prigioni agli ospedali, dal lavoro dei campi alla sformatura dello pneumatico, dal Club Alpino francese agli aerostati, ecco sfilare, spesso sotto il segno della raffinatezza e dell'inventiva, il caleidoscopio vivente di un mondo in pieno cambiamento.
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