La natura colta sul fatto.Fotografie di Charles Aubry (1811-1877)
"PRINCIPE, per facilitare lo studio della natura, l'ho colta sul fatto in modo da fornire alle maestranze quei modelli che devono far progredire l'arte industriale messa un po' a repentaglio dalle esigue finanze delle scuole di disegno". Queste righe iniziali presenti sulla dedica apposta su un album regalato al Principe imperiale, riassumono le ambizioni, le strategie e la situazione in cui versa un'azienda simbolo delle vicende che caratterizzano la fotografia sotto il Secondo Impero : quella di un disegnatore di modelli per stoffe che, nel 1864, all'età di 53 anni, abbandona la sua professione per fondare un laboratorio specializzato nella realizzazione di modelli e di fotografie raffiguranti piante e fiori.
Incoraggiato dal successo raggiunto appena dieci anni prima da Adolphe Braun, Aubry sperava di fare fortuna fornendo alle scuole di disegno e ai disegnatori industriali un'alternativa ai modelli incisi e litografati.
Grazie ad un clima di concorrenza con l'Inghilterra, la produzione di Aubry si inseriva in quel momento nel cuore dei vivaci dibattiti sulla situazione delle arti applicate in Francia, la cui qualità ritenuta in declino, veniva attribuita ad un metodo di insegnamento del disegno che era opportuno riformare. Ad Aubry, tuttavia, non fu commissionato nemmeno un lavoro e il suo progetto fallì l'anno seguente.
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