Mostra al museo

Les Temps Nouveaux, rivista satirica (1895-1914)

Dal 30 Novembre 1987 al 28 Febbraio 1988 -
Museo d’Orsay
Mappa e itinerario
© DR

Collaboratore di Kropotkine a Ginevra fin dal 1883, Jean Grave (1854-1939) trasferirà a Parigi nel 1885 la sede del settimanale anarchico Le Révolté, chiamato successivamente La Révolte ed infine Les Temps Nouveaux. Jean Grave aveva subito maturato l'idea che la letteratura e l'arte potevano essere poste al servizio della causa anarchica. Dopo un supplemento letterario di La Révolte, nel 1886, Jean Grave rivolge la sua attenzione alle arti plastiche. Negli anni novanta del XIX secolo, Grave aveva conosciuto un piccolo gruppo di artisti ai quali fu legato da una lunga e profonda amicizia: Pissarro e Luce in primo luogo, poi Signac, Cross, Angrand, Van Rysselberghe, Steinlein, Hermann-Paul, ai quali seguirono, alcuni anni dopo, giovani talenti del calibro di Grandjouan, Iribe, Jossot, Kupka, Kebasque, Naudin, Vallotton.

La mostra si propone di riunire tutti i contributi che questi artisti realizzarono per il settimanale anarchico.

Viene inizialmente presentata la figura di Jean Grave (uomo, giornalista militante e scrittore) per mezzo di ritratti, libri, arricchiti da alcuni commenti sul suo conto da parte dei suoi contemporanei.

Gli uffici della rivista Temps Nouveaux, al civico 140 di rue Mouffetard, sono rievocati tramite litografie pubblicate dal giornale stesso e ritagli di stampa (Figaro, Illustration...)

Una galleria di ritratti mostra i collaboratori del giornale (pittori scultori scrittori) ed i teorici legati al movimento anarchico: in tutto, una trentina di immagini.

L'album che raccoglie le litografie della rivista Temps Nouveaux (1896-1903), finora mai esposto, è presentato nella sua integrità, ampliato da altre litografie in bianco e nero e a colori, da sculture di Meunier, da tele di Steinlen e di Luce, tutte legate alla storia del giornale.

Un posto di notevole importanza è riservato a tutte le forme di propaganda ideate da Temps Nouveaux: locandine, opuscoli, numeri speciali, cartoline postali, almanacchi, immagini per bambini, lotterie a premi. Tutto questo completava il giornale ed il suo supplemento letterario che Jean Grave riuscì a mantenere in vita per venti anni, circostanza sorprendente per una rivista di carattere anarchico. La stampa di questo genere è rappresentata alla fine del percorso tramite alcune copie di giornali satirici tra i quali: La Feuille, Le Père Peinard, L'Assiette au Beurre, Le Libertaire, L'En Dehors...

The exhibition is now over.

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