Mostra al museo

L'opera d'arte e la sua riproduzione fotografica

Dal 27 Giugno al 24 Settembre 2006 -
Museo d’Orsay
Mappa e itinerario
Stephen Thompson-Ariane endormie (Vatican, Rome), planche 18 de l'ouvrage Masterpieces of Antique Art, édité par Griffith and Farran à Londres
Stephen Thompson, Griffith and Farran
Ariane endormie (Vatican, Rome), planche 18 de l'ouvrage Masterpieces of Antique Art, édité par Griffith and Farran à Londres, en 1878
Musée d'Orsay
Don de la Fondation Kodak-Pathé
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Vedi il bando dell'opera

La riproduzione delle opere d'arte è considerata, dall'annuncio dell'invenzione di Daguerre, come un argomento di primaria importanza per la fotografia.La precisione della nuova invenzione è lodata, anche dai suoi detrattori. La fotografia permette, a quanto pare, una fedeltà totale con l'originale che l'incisione non è in grado di raggiungere.
Malgrado le sue presunte qualità, un gran numero di difficoltà si presentano: l'illuminazione delle opere, la capacità di riprodurre per intero e in modo omogeneo un grande formato e soprattutto il colore che la fotografia non è in grado di riprodurre fino alla fine del XIX secolo. Tuttavia, molti sono gli artisti che cercano di fare fotografare le loro opere; Courbet si cimenta nell'impresa sin dal 1853, per conto suo e in modo isolato, tentativo che però non lo soddisfa affatto; Gérôme, invece, raggiunge risultati eccellenti aiutato in questo dalla ditta di Goupil di cui è il genero.
Le fotografie scelte, dal dagherrotipo all'autocromo, mostrano pitture ma anche sculture o architetture. L'influsso fondamentale che la riproduzione fotografica ha avuto sulla storia del gusto grazie alla diffusione delle opere, sarà così ricordata.

The exhibition is now over.

See the whole program
For further

Detailed presentation of the exhibition

Read