Mostra al museo
Museo d'Orsay
Dal 19 Settembre 1995 al 07 Gennaio 1996
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Museo d’Orsay
Mappa e itinerario
La mostra dossier permette di far rivivere la magia perduta dei primi trenta anni del cinema muto e, di mostrare, il ruolo fondamentale svolto dalla musica nell'avventura di questa nuova forma d'arte. L'esperimento si rivelò del tutto originale, in un'epoca in cui l'associazione di immagini animate, di pantomime e di musica non esisteva senza l'evocazione di una certa parentela con la danza ed il teatro. Con l'arrivo del cinema parlato, questo tipo d'arte era destinato a scomparire progressivamente e cadere nell'oblio.
La storia insegna che nessuno spettacolo era del tutto muto. Gli allestimenti teatrali che sono giunti fino a noi lo confermano: rivelano sempre l'esistenza di un'orchestra, quanto meno di un pianoforte. Le proiezioni dei fratelli Lumière sono accompagnate da un pianista compositore, M. Marval, e da un pianoforte Gaveau. Di lì a poco, nel 1904, Georges Méliès offre agli esercenti di sale cinematografiche uno spartito adattato di Gounod per il suo film,Faust et Margueritte. Nel 1908, Camille Saint-Saëns compone una colonna sonora drammatica sincrono per il film artistico L'assassinio del Duca di Guise. Une sezione della suddetta mostra dossier è dedicata all'artista; questa opera rappresenta uno dei tentativi meglio riusciti di associare musica e immagini.
A mano a mano che il film scopre la propria funzione, narrativa e drammatica, la musica diventa uno strumento sempre più indispensabile. Essa cattura l'attenzione dello spettatore e dà un ritmo dinamico alle immagini. Nei primi anni del cinema, vengono compiuti molti sforzi per sincronizzare musica meccanica e musica registrata con l'immagine cinematografica. Il “biophonographe”, il “chronophone” Gaumont e le macchine per la riproduzione del rumore lo testimoniano.
Dopo questi primi timidi tentativi, finalmente anche i compositori di fama
accettano di scrivere partiture sinfoniche che accompagneranno la proiezione dei più prestigiosi film muti nelle sale cinematografiche.
Ritratti, oggetti di vario tipo, macchine, manifesti e sparititi tracciano la
storia di questa singolare esperienza audiovisiva che, ancora oggi viene
erroneamente definita l'epoca del cinema muto.
La storia insegna che nessuno spettacolo era del tutto muto. Gli allestimenti teatrali che sono giunti fino a noi lo confermano: rivelano sempre l'esistenza di un'orchestra, quanto meno di un pianoforte. Le proiezioni dei fratelli Lumière sono accompagnate da un pianista compositore, M. Marval, e da un pianoforte Gaveau. Di lì a poco, nel 1904, Georges Méliès offre agli esercenti di sale cinematografiche uno spartito adattato di Gounod per il suo film,Faust et Margueritte. Nel 1908, Camille Saint-Saëns compone una colonna sonora drammatica sincrono per il film artistico L'assassinio del Duca di Guise. Une sezione della suddetta mostra dossier è dedicata all'artista; questa opera rappresenta uno dei tentativi meglio riusciti di associare musica e immagini.
A mano a mano che il film scopre la propria funzione, narrativa e drammatica, la musica diventa uno strumento sempre più indispensabile. Essa cattura l'attenzione dello spettatore e dà un ritmo dinamico alle immagini. Nei primi anni del cinema, vengono compiuti molti sforzi per sincronizzare musica meccanica e musica registrata con l'immagine cinematografica. Il “biophonographe”, il “chronophone” Gaumont e le macchine per la riproduzione del rumore lo testimoniano.
Dopo questi primi timidi tentativi, finalmente anche i compositori di fama
accettano di scrivere partiture sinfoniche che accompagneranno la proiezione dei più prestigiosi film muti nelle sale cinematografiche.
Ritratti, oggetti di vario tipo, macchine, manifesti e sparititi tracciano la
storia di questa singolare esperienza audiovisiva che, ancora oggi viene
erroneamente definita l'epoca del cinema muto.
The exhibition is now over.
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