Exposition au musée

Carlo Bugatti (1856-1940)

Dal 10 Aprile al 15 Luglio 2001
Anonyme-Carlo Bugatti posant devant une armoire gainée de peau de chameau
Anonyme
Carlo Bugatti posant devant une armoire gainée de peau de chameau, entre 1856 et 1940
Musée d'Orsay
© DR
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il mondo di Carlo Bugatti è quello della vita quotidiana-ovvero l'ambiente che ci circonda e gli oggetti dei quali ci serviamo abitualmente – che l'artista fa di tutto per abbellire. Questo mondo reale si trasforma allora in un'avventura: una sedia assume l'aspetto di una scultura e un servizio da tè diventa una macchina per sognare.

Carlo Bugatti-Fauteuil curule
Carlo Bugatti
Fauteuil curule, 1890-1896
Paris, collection Alain Lesieutre
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / DR

Ecco l'artista in posa intorno agli anni 1890-1900 di fronte ad un gigantesco armadio ricoperto di pergamena e di pelle di cammello, decorato con dischi di rame stampato che rendono le sue creazioni immediatamente riconoscibili. La posa assunta dall'artista, il voler mostrarsi ad ogni costo elegante, mettono subito in evidenza la vanità e l'originalità di Bugatti. Nato a Milano nel 1856, morto a Molsheim, in Alsazia nel 1940, l'artista raggiunse una tale celebrità che, alla regina d'Italia venuta alla mostra di Torino del 1902 per complimentarsi dai mobili da lui creati in stile "moresco", Bugatti ebbe l'ardire di rispondere "Si sbaglia, Maestà, questo è il mio stile !". Ebbe tre figli, due dei quali eclissarono, quando l'artista era ancora in vita e fino ai nostri giorni, la sua fama: Rembrandt Bugatti, scultore animalista ed Ettore Bugatti, costruttore di automobili.

Carlo Bugatti-Chaise à haut dossier asymétrique
Carlo Bugatti
Chaise à haut dossier asymétrique, 1895
Paris, collection particulière
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / DR

La mostra ripercorre la carriera artistica e industriale di Carlo Bugatti, decoratore ed architetto, disegnatore e produttore di mobili, creatore di articoli di oreficeria, inventore di strumenti o di una bicicletta da corsa...partendo dai suoi esordi milanesi, intorno al 1880, ai suoi primi successi, lontano dall'Italia, nel 1888, al suo trionfo nel 1902 alla famosa mostra di Torino e al suo arrivo a Parigi nel 1904, fino al suo ritiro a Pierrefonds nel 1910.
Tale mostra si propone di mostrare l'eterogeneità della sua produzione ma anche la ricerca di una forma sempre più pura che è poi il filo conduttore.

Anonyme-Salon escargot de Carlo Bugatti
Anonyme
Salon "escargot" de Carlo Bugatti, après 1902
Musée d'Orsay
Don Jean-Marie Desbordes, 1981
© RMN-Grand Palais (Musée d'Orsay) / DR / DR
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La regina d'Italia non aveva del tutto torto: la produzione "industriale" di Carlo Bugatti si rifà ad un'ispirazione esotica, orientale o addirittura dell'estremo oriente, certamente giapponesizzante. Le opere prodotte da Bugatti ottennero un grande successo: le riviste dell'epoca pubblicarono i vari modelli dei suoi mobili, così come le fotografie delle decorazioni d'interni, oggi scomparse.
Tuttavia, le ricerche formali di Carlo Bugatti relative al cerchio e alle forme curve trovano il loro compimento all'Esposizione Internazionale di Arte decorativa di Torino del 1902 dove la sua camera a chiocciola, stanza costruita come un guscio di chiocciola attorno ad un banco raffigurante la testa di quest'animale, suscita scalpore. Le quattro sedie e il tavolo pensati per essere posti al centro della stanza sono dei veri e propri modelli di scultura nei quali la forza del disegno si coniuga alla raffinatezza della decorazione. Le giuria internazionale conferì il massimo riconoscimento a Bugatti che fu altresì riconosciuto come "il primo artista, in Italia, a progettare e non soltanto a sognare, un mobile moderno".

Carlo Bugatti-Vase à têtes d'éléphant
Carlo Bugatti
Vase à têtes d'éléphant, 1907-1910
Paris, collection Alain Lesieutre
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / DR

Nel 1904, Carlo Bugatti vende la sua fabbrica di mobili e si trasferisce a Parigi con la sua famiglia. Nella capitale francese, apre un laboratorio più artigianale e subito, oltre ai mobili, per una clientela internazionale disegna anche modelli di oreficeria in cui il suo estro creativo mischia assieme mostri con fiorellini e in cui la poesia agisce sempre sulla nostra sensibilità.
Ritiratosi a Pierrefonds nel 1910, Carlo Bugatti si dedica alla pittura, ma porta avanti le sue ricerche sulla forma ideale, ovvero una forma ovoidale ripresa a sua volta dal figlio Ettore per la celebre calandra a pera delle autovetture prodotte da Bugatti.

Carlo Bugatti-Deux pieds de lampe
Carlo Bugatti
Deux pieds de lampe, vers 1910
Paris, collection Alain Lesieutre
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / DR

In occasione della mostra, sarà pubblicato il catalogo Fondo di archivi Carlo Bugatti , conservato al museo d'Orsay comprendente cinquecentoquarantuno documenti, in prevalenza riproduzioni fotografiche di mobili e di bozzetti di mobili, di edifici o di decorazioni da interno. L'opera includerà anche il centinaio di gessi, prove originali e modelli per l'oreficeria o l'arredamento, i sessantasette disegni e i tre mobili di Carlo Bugatti altresì conservati al museo d'Orsay.