Exposition au musée

Degas Danza Disegno. Un omaggio a Degas con Paul Valéry

Dal 28 Novembre 2017 al 25 Febbraio 2018
Edgar Degas
Danseuse assise, entre 1881 et 1883
Musée d'Orsay
Legs Gustave Caillebotte, 1894
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
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Couverture Degas Danse Dessin. Editions Gallimard
Couverture "Degas Danse Dessin". Editions Gallimard, vers 1936
© DR

Degas Danse Dessin
In occasione del centesimo anniversario della morte di Edgar Degas, scomparso il 27 settembre 1917, il museo d'Orsay rende omaggio all’artista attraverso le parole di un poeta.
Infatti la presente mostra, già nel titolo, evoca un’opera notevole ma poco nota dello scrittore e filosofo Paul Valéry (1871-1945), anch’egli ingiustamente dimenticato, partendo dalle sue frasi scolpite per farle dialogare con le opere di Degas.
Questo testo essenziale, alimentato da un’amicizia di vent’anni fra i due uomini, si distingue per la sua profondità e la sua poesia, e si evidenzia sicuramente fra le testimonianze più sensibili e più feconde pervenuteci su Degas.
Per la sua forma frammentaria, lontana dalla biografia, e per il suo tono, di volta in volta intimo e universale, Degas Danse Dessin disegna infine un doppio ritratto: quello dell’artista, che Valéry evoca con la libertà che gli è consentita da una forte vicinanza, e quello del genio, giacché l’opera si può leggere anche come una meditazione sulla creazione.
Si potrà qui sfogliarla, da una sala all’altra, scorrendo a piacimento le immagini proposte dallo scrittore, lasciando la bellezza delle parole illuminare la magia delle opere.

Carte pneumatique envoyée par Degas à Paul Valéry. 21 août 1906. Mardi. Voyons monsieur Ange, vous ne pouvez donc pas venir un soir diner avec un vieillard de 72 ans, que la sculpture isole et abrège ? Répondez de suite.
Carte pneumatique envoyée par Degas à Paul Valéry. 21 août 1906. "Mardi. Voyons monsieur Ange, vous ne pouvez donc pas venir un soir diner avec un vieillard de 72 ans, que la sculpture isole et abrège ? Répondez de suite."
Paris, bibliothèque nationale de France
© Bibliothèque nationale de France

La linea del disegno, che le notevoli collezioni grafiche del museo d'Orsay permettono di mostrare in tutta la sua varietà, s’intreccia con le annotazioni dello spirito, mentre si dispiegano il movimento delle forme, che occuperà Degas per tutta la vita, e quello del pensiero, al quale Valéry si era consacrato.
Si tratta soprattutto di un incontro: quello di un giovane "salito" a Parigi e preceduto dalla sua poesia, con un vecchio acerbo, che non amava la letteratura. Un incontro favorito da un circolo di amici comuni fra i quali Stéphane Mallarmé, i suoi intimi e Julie Manet, figlia di Berthe Morisot; per loro tramite, l’incontro fra la letteratura e l’arte del disegno si sono riunite in un libro che, in questo centenario, è toccante ripercorrere come suggeriva il suo autore: "seguendo i capricci dello spirito, intorno a questi studi di Edgar Degas".

Edgar Degas-Autoportrait dans sa bibliothèque
Edgar Degas
Autoportrait dans sa bibliothèque, en 1895
Musée d'Orsay
Don de Mme Robert Devade par l'intermédiaire de la Société des Amis du Musée d'Orsay, 1994
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
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Imprese editoriali
Sin dal suo incontro con Degas, Valéry pensa di scrivere un’opera sul grande pittore. Nei suoi quaderni, tenuti giornalmente, annota alcune frasi del pittore e alcune idee ispirate alle sue conversazioni con lui, che saranno alla base della sua opera, redatta circa quarant’anni dopo il suo incontro con l’artista.
Già nel 1899 Valéry immagina un titolo: "Il signor D- o la pittura". Ma sarà solo vent’anni più tardi, nel 1929, che proporrà al mercante e editore di libri d'arte Ambroise Vollard, un progetto di libro su Degas. Il titolo sarà “Degas Danse Dessin”, ben presto abbreviato in DDD.
Vollard aveva conosciuto Degas nel 1894, nella sua galleria in rue Lafitte; fra gli esperti di vendite dell'atelier dell’artista, vi acquista numerose opere, fra cui molti disegni di ballerine degli anni 1880-1900.

Autoportrait. Dessin figurant dans le Cahier 165. 2 décembre 1935-6 janvier 1936
Autoportrait. Dessin figurant dans le Cahier 165. 2 décembre 1935-6 janvier 1936
Paris, Bibliothèque nationale de France
© Bibliothèque nationale de France

Autore di testi su Degas, è anche editore dei suoi libri, sotto forma di album di riproduzioni e d’illustrazioni: così, nel 1934 pubblica “La Maison Tellier” di Maupassant con monotipi di case chiuse di Degas.
Ci vorranno otto anni di preparazione prima che DDD veda la luce, nel 1937, in un’edizione di lusso tirata a 305 esemplari e venduta a un prezzo elevato (l'equivalente di più di 1000 euro).
Questo libro, costituito da un dialogo fra il testo e le incisioni dei disegni di Degas, con illustrazioni inserite nel testo e tavole fuori testo, è un vero libro d’arte, che conta fra i suoi primi acquirenti la ballerina Ida Rubinstein e Picasso.

Edgar Degas-Etude d'apès L'Artémis du Parthénon (Londres, British Museum)
Edgar Degas
Etude d'apès L'Artémis du Parthénon (Londres, British Museum)
Legs de Paul Jamot, 1943
© RMN-Grand Palais (Musée d'Orsay) / Michel Urtado / DR

Degas, pazzo per il disegno
"Degas, pazzo per il disegno, ansioso personaggio della tragi-commedia dell'Arte Moderna (...)": per descrivere Degas, che metteva il disegno al centro della sua arte, Valéry si riferisce implicitamente all’artista giapponese Hokusaï soprannominato "il vecchio pazzo per il disegno".
Le vendite dell'atelier dell’artista nel 1918 e nel 1919 rivelano al pubblico l’ampiezza del suo lavoro e in particolare il numero vertiginoso di disegni accumulati dagli anni della gioventù, che si era preoccupato di conservare nei numerosi traslochi di atelier.
Seguendo il consiglio che gli aveva prodigato Ingres, Degas comincia confrontandosi con i maestri che l’hanno preceduto attraverso il lavoro esigente della copia.
Durante il suo lungo soggiorno in Italia, dal 1856 al 1860, quindi al Louvre e presso l’ufficio delle stampe della Biblioteca nazionale, ma anche presso collezioni private, studia gli antichi, i maestri del XVII secolo, gli italiani del XV e degli inizi del XVI secolo... Si nutre anche dei grandi artisti del suo secolo, di cui colleziona opere, in particolare Ingres e Delacroix.

Edgar Degas-Jeune femme en buste vue de dos, étude pour Sémiramis construisant Babylone
Edgar Degas
Jeune femme en buste vue de dos, étude pour Sémiramis construisant Babylone, vers 1865
© RMN-Grand Palais (Musée d'Orsay) / Tony Querrec / DR

La figura è il suo soggetto di predilezione: nuda, drappeggiata, in movimento o attraverso il ritratto... la studia disegnandola sotto ogni angolo, per preparare i dipinti ma anche come esercizio autonomo. Degas persegue una forma di perfezione anche nel frammento: lo studio di nudo per Scena di guerra nel Medioevo, di drappeggio per Semiramide alla costruzione di Babilonia o di un viso per La Famiglia Bellelli sono dei veri capolavori.
Questi fogli testimoniano della grandissima esigenza dell’artista, al contempo "animato da una ricerca acuta di verità" e "posseduto da un genio rigorosamente classico", per usare le parole di Valéry.

Della Danza
"Perché non parlare un po’ della Danza, a proposito del pittore delle Ballerine?"

Exposition Degas Danse Dessin. Salle De la danse.
Exposition "Degas Danse Dessin". Salle "De la danse".
© Musée d'Orsay / Sophie Crépy

Centrale in Degas e nella percezione che abbiamo della sua arte, l’universo della danza è fondamentale anche nell’opera di Paul Valéry.
L’accanimento del pittore nell’afferrare la verità dei corpi si associa alla sfida di tradurre il loro movimento: ardua missione quella di esprimere il transitorio e l’istantaneo. Una difficoltà che non poteva che conquistare il carattere analitico dello scrittore, animato da un constante desiderio di decifrare i meccanismi delle realtà che lo circondano.

Edgar Degas-Deux danseuses au repos
Edgar Degas
Deux danseuses au repos, vers 1898
Musée d'Orsay
Legs sous réserve d'usufruit de la baronne Eva Gebhard-Gourgaud, 1965
photo musée d'Orsay / rmn © RMN-Grand Palais (musée d'Orsay) / Hervé Lewandowski / DR
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Durante tutta la sua carriera, Degas si confronta con una grande varietà di mezzi artistici. Talora cerca la struttura delle forme in disegni sintetici dove poche linee trasmettono l’intenzione di un corpo, talora affida al colore il ruolo di esprimere lo slancio e la grazia dei suoi soggetti, che Valéry si azzarda a paragonare alle forme eteree di alcuni animali marini.
Ma senza dubbio è alla cera, diventata bronzo una volta fuse le sagome che popolavano il suo atelier, all’indomani della morte dell’artista, che Degas ha conferito il massimo impeto.
Associate le une alle altre grazie al fluire dei loro movimenti, le sue figure di ballerine sembrano formarne una sola in diversi momenti del suo avanzare, come se la retina ne avesse conservato il movimento decomposto.
Questo fa pensare alle ricerche contemporanee dei fotografi e in seguito dei pionieri del cinema, conquistati dalla danza.

Edgar Degas-Cheval de profil à gauche et deux femmes retenant un cheval, étude pour Sémiramis construisant Babylone (Paris, musée d'Orsay)
Edgar Degas
Cheval de profil à gauche et deux femmes retenant un cheval, étude pour Sémiramis construisant Babylone (Paris, musée d'Orsay), vers 1865
© RMN-Grand Palais (Musée d'Orsay) / Stéphane Maréchalle / DR

Cavallo, danza e foto
"Il Cavallo cammina sulle punte. Quattro zoccoli lo portano"
Ispirato alle parole di Degas che descrive il cavallo "tutto nervosamente nudo nel suo abito di seta", Valéry ritiene che "nessun animale ricordi più da vicino[...] la prima ballerina del corpo di ballo di un purosangue in perfetto equilibrio".
Infatti, l’equino, nei tratti dell’artista, mostra le stesse qualità delle sue ballerine: leggero, aereo e nervoso, mentre compie giravolte e s’impenna, come se eseguisse figure davanti allo sguardo di chi lo ammira per la sua bellezza e vivacità.
Ma c’è di più: per un’epoca appassionata dal movimento come fu il XIX secolo, il cavallo è un soggetto meraviglioso e le sue apparizioni non si contano nei dispositivi ottici che fioriscono in quel periodo e si concentrano sull’immagine animata con un’inventività sempre nuova.

Eadweard Muybridge-Cheval au galop
Eadweard Muybridge, Photogravure Company of New York, University of Pennsylvania
Cheval au galop, 1887
Musée d'Orsay
Don Fondation Kodak-Pathé, 1983
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
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Fenachistiscopi, zootropi, prassinoscopi e altri giocattoli ottici, che Baudelaire chiamava "balocchi scientifici" e che furono ampiamente diffusi, ricompongono la corsa dell’animale giocando con la sua velocità, mentre i lavori scientifici sulla locomozione degli esseri viventi portati avanti da Muybridge o Marey, che Degas conosceva, precisano la concatenazione dei movimenti basandosi sull’esattezza dell’occhio fotografico.
Non deve quindi sorprendere che Valéry, che amava peraltro in modo particolare i fotogrammi di Degas, abbia trovato dei legami fra la sua opera e queste ricerche, culminate nell’invenzione cinematografica.

Cronologia - Degas, Vollard, Valéry
1834
19 luglio: nascita di Edgar Degas a Parigi.
1845
Incontro fra Degas e Henri Rouart presso il collegio Louis-le-Grand.
1866
3 luglio: nascita di Ambroise Vollard a Saint-Denis de la Réunion.
1871
30 ottobre: nascita di Paul Valéry a Sète.
Degas si lamenta dei primi problemi oculari.
1889
Vollard comincia ad acquistare disegni e incisioni e incontra i primi pittori.
1892
Prima mostra monografica consacrata a Degas da Durand-Ruel.
Durante una notte di tempesta a Genova, Valéry ha una crisi esistenziale che chiamerà "la Notte di Genova" al termine della quale decide di consacrarsi alla vita dello spirito.
1893
Vollard apre la sua galleria al 39 rue Laffitte à Paris.
Incontro fra Valéry e Eugène Rouart, figlio d'Henri Rouart, a Montpellier.
1894
Valéry si trasferisce a Parigi e comincia la redazione dei suoi Cahiers, dove annota quotidianamente le sue riflessioni.
Incontro fra Vollard e Degas in occasione di una mostra di disegni e di stampe di Manet.
1895
Prevedendo la reticenza dell’artista, Valéry rinuncia a scrivere un libro su Degas, e scrive al suo posto l’introduzione al metodo di Leonardo da Vinci.
1896
Incontro fra Valéry e Degas nel suo atelier al 37 rue Victor-Massé grazie a Eugène Rouart. Nonostante li separi una generazione, Valéry conquista l’amicizia di Degas che lo soprannominerà "l'Angelo". Entrambi frequentano i venerdì di Henri Rouart al 34 rue de Lisbonne.
Degas rifiuta che Valéry gli dedichi La Serata col Signor Teste, opera ispirata al poeta.
1897
Il Museo del Lussemburgo espone le opere dei lasciti Caillebotte dove figurano sette opere di Degas.
1898
Valéry vorrebbe scrivere uno studio su Degas, Monsieur D. o la pittura, dopo essersi entusiasmato per le opere dell’artista raffiguranti delle ballerine esposte nella galleria Durand-Ruel.
1899
Prima mostra dei libri d’artista pubblicati da Vollard.
1900
31 maggio: celebrazione del doppio matrimonio, incoraggiata da Degas, di Julie Manet con Ernest Rouart e di Jeannie Gobillard con Paul Valéry.
1903
Degas e Valéry prendono l’abitudine di passare numerose giornate estive insieme.
1907
Vollard organizza un ballo dove Valéry incontra i pittori d’avanguardia. Sconcertato, Valéry non evocherà questi grandi contemporanei nei sui testi sulla pittura.
1912
La morte di Henri Rouart sconvolge Degas e Valéry segnando la fine di un’epoca. In occasione della vendita Rouart, Valéry rinuncia ad acquistare delle opere di Degas, che raggiungono prezzi esorbitanti. Degas è obbligato a lasciare il suo atelier della rue Victor Massé e ne resta afflitto.
1913
Mostra di Degas e Cézanne presso la galleria Paul Cassirer di Berlino.
1914
Vollard pubblica 98 riproduzioni firmate da Degas (dipinti, pastelli, disegni e stampe).
1915
Degas, che non desidera essere ripreso, è filmato a sua insaputa da Sacha Guitry in “Ceux de chez nous”, durante la sua passeggiata quotidiana lungo il boulevard des Batignolles.
1917
Il 27 settembre, Degas muore di una congestione celebrale all’età di 83 anni.
1918-1919
Malgrado la volontà di Degas di bruciare le opere del suo atelier giudicate indegne di essere conservate, otto vendite sono organizzate da Vollard, Durand-Ruel, Jacques Seligmann e i fratelli Bernheim, per distribuire le sue opere.
1921
Pubblicazione di "L'Ame et la danse" di Valéry e del sonetto "La danseuse" scritto da Degas nella Rivista musicale.
73 sculture ritrovate nell'atelier di Degas sono poste negli stampi per essere realizzate in bronzo da Adrien-Aurélien Hébrard.
1923
Vollard crea il Premio dei pittori, premio letterario assegnato dai pittori, vinto da Valéry.
1924
Vollard pubblica Degas edito da Crès et Cie.
1925
Valéry è eletto all’Accademia Francese.
1929
In giugno, Valéry sottopone a Vollard il suo progetto di libro su Degas. Insieme decidono di pubblicare un’opera di cento pagine accompagnata da illustrazioni tratte da Degas. Il titolo sarà Degas Danse Dessin.
1935
Irritato dai ritardi di Vollard, Valéry divulga undici capitoli del suo libro in cinque riviste diverse.
1936
Vollard pubblica Degas Danse Dessin con incisioni su rame di Maurice Potin e incisioni su legno di Georges Aubert da monotipi e disegni di Degas.
1937
Mostra su Degas all'Orangerie des Tuileries.
1938
Pubblicazione di En écoutant Cézanne, Degas, Renoir di Vollard edito da Grasset.
1939
Il 22 luglio Vollard, all’età di 73 anni, soccombe alla frattura del cranio provocata da un incidente d’auto.
1945
Il 20 luglio, Valéry muore all’età di 73 anni. Dopo gli ossequi nazionali, è sepolto nel cimitero marino di Sète.