Gustav Mahler
Gustav Mahler dans le foyer de l'opéra de Vienne, 1907
Paris, Médiathèque musicale Mahler (fonds La Grange)
© Médiathèque musicale Mahler / DR
Esporre Mahler
Ad un secolo dalla sua morte, l'immagine di Gustav Mahler si limita a quella di un compositore di opere sinfoniche. Nella memoria collettiva, si è difatti affievolito il ricordo delle due attività principali che hanno fatto di questo musicista quel compositore geniale che pensavamo di conoscere: la direzione d'orchestra e la direzione di Teatri d'opera.
Lo straordinario talento di direttore d'orchestra di Mahler lo ha catapultato alla direzione delle più prestigiose orchestre della sua epoca. Allo stesso tempo, per quasi tutta la sua esistenza a questo straordinario musicista è stata affidata la direzione di un'opera. Anche in questo caso, Mahler si è impegnato a fondo lavorando come curatore, direttore d'orchestra e perfino regista, mettendo così in luce la sua ansia nel tenere sotto controllo e ogni singolo aspetto, una condizione, questa, che riteneva indispensabile per favorire la sua arte, la musica. L'interprete geniale e il rivoluzionario direttore d'opera sono pressoché dimenticati mentre sono proprio questi gli aspetti che gli hanno fatto "sentire" la musica, condizione indispensabile per "comporla".
Le directeur Mahler devant le pupitre et devant l'autel du mariage, non daté
Vienne, Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
© Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
Questa mostra, che si snoda in un percorso diviso in tre parti, analizza sotto diversi punti di vista la vita e l'opera di Mahler. Nel tentativo di comprendere le fonti della sua ispirazione, la musica è presentata in maniera inedita. Accanto agli spartiti e ai manoscritti, trovano infatti posto oggetti appartenenti alle discipline più disparate: pitture, disegni, pastelli, sculture, fotografie, registrazioni sonore, parti di scenografie... Una serie di fotografie inedite, getta uno sguardo sui rapporti che Mahler intrattenne con le donne e con i pittori della secessione viennese. Manoscritti appartenenti a sinfonie diverse, schizzi molto rari e progetti di programmi sono mostrati per la prima volta in Francia. Inoltre, la Sinfonia n° 4 di Mahler, presentata nella sua integralità, accompagna il percorso espositivo e pone la creazione sinfonica al centro dell'opera di questo compositore.
Le Schafberg, vu de Steinbach au matin, extrait de "Alpine Kunstblätter", Prague, non daté
Vienne, Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
© Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
Gustav Mahler
Gustav Mahler nasce il 7 luglio 1860 a Kalischt (Boemia, oggi Repubblica Ceca) e trascorre l'infanzia a Jihlava, in tedesco Iglau, a metà strada tra Praga e Vienna, sull'antica frontiera tra Moravia e Boemia che, all'epoca, facevano parte dell'Impero Austriaco. Le musiche popolari di questa regione e i contatti con l'orchestra di fiati di una caserma militare situata nelle vicinanze, finiscono coll'influenzare il giovane prodigio.
A dieci anni, Mahler esegue il suo primo recital di pianoforte e, nel 1878, dopo brevi ma brillanti studi di musica, si diploma al Conservatorio di Vienna. Lettore appassionato sin dalla sua infanzia, Mahler conduce altresì studi letterari e filosofici. Kant, Goethe, Schiller, Schopenhauer, Dostoevskij e soprattutto la poesia di Jean Paul, diventano le sue principali fonti di riferimento. Egli è affascinato dalla fragile e misteriosa bellezza della natura, questa "casa calma e accogliente" che costella le sue scelte letterarie, come si evince nella sua raccolta di liederDes Knaben Wunderhorn[Il corno magico del fanciullo].
Portrait de Mahler, 1896
Vienne, Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
© Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
Per poter comporre le sue opere, Mahler fa costruire le "Komponierhäuschen", apposite casette dove il musicista di dedicava alla composizione in totale isolamento, nella località di villeggiatura a Dobbiaco nelle Dolomiti, a Steinbach, nelle Alpi, nei pressi di Attersee o al Wörthersee. Gli innumerevoli riferimenti alla natura, alla letteratura e alla filosofia sono fondamentali per comprendere appieno l'opera di questo compositore.
Nella lunga tradizione musicale viennese, da Mozart o Beethoven, per i quali l'artista prova venerazione, fino ai contemporanei Brahms, Bruckner e Wolf, dai quali si distingue, Mahler occupa una posizione singolare, sul limitare degli eventi che sconvolgono il XIX secolo.
Un chef d'orchestre hyper-moderne, Le chef d'orchestre Kappelmann dirige sa Symphonia diabolica, mars 1901
Vienne, Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
© Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
La Sinfonia n° 4 in sol maggiore
Tra le dieci sinfonie, la Sinfonia n° 4 appare, rispetto alle sue dimensioni e al suo carattere gioioso, come una delle più accessibili e leggere.
Composta all'apice della sua gloria a (1899-1900), la Sinfonia n°4 risuona altresì con una certa ironia. Di fattura classica, nell'ultimo movimento un soprano solista cantaDas himmliche Leben[La vita celeste]. Il direttore d'orchestra e il direttore d'opera.
Il 1880 segna il debutto di Mahler come direttore d'orchestra. Al compositore, all'epoca ventenne, viene difatti affidata la direzione dell'orchestra di Bad Hall, teatro di provincia austriaco. Questo è l'inizio di una brillante carriera che, in seguito, porta il compositore da Lubiana a New York. Nella sua veste di direttore d'orchestra e di direttore d'opera, Mahler acquisisce, nei vari teatri dove si esibisce, una solida esperienza e costruisce il suo repertorio: Mozart, Beethoven, Weber, l'opera italiana e soprattutto Wagner. L'artista si trova però a collaborare con formazioni e solisti che non sono in grado di soddisfare le sue aspettative. I conflitti con i suoi superiori e con i musicisti non tardano ad arrivare portandolo così a ridurre i suoi impegni.
Licenciement de chanteurs et de chanteuses d'opéra, non daté
Vienne, Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
© Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
Finalmente, proprio a Vienna, il compositore può dare sfogo a tutta la sua inventiva presentando un repertorio davvero degno delle sue ambizioni. Mahler ingaggia così cantanti straordinari: Leo Slezak, Erik Schmedes e Anna von Mildenburg. Il 7 novembre 1901, conosce Alma, figlia del pittore Emil Jakob Schindler con la quale si unirà in matrimonio il 9 marzo 1902.
Mahler, distante dal mondo delle arti plastiche, scopre il gruppo degli artisti della Secessione viennese che, tra le sue fila, vanta artisti del calibro di Klimt, Moser, Hoffmann, Moll, Orlik e lo scenografo Alfred Roller. L'incontro con quest'ultimo, nel 1902, si rivela decisivo. Posto a confronto con la rigida tradizione dell'Opera di Stato di Vienna, Mahler coglie questa occasione per sbarazzarsi degli allestimenti classici, come quelli proposti, tra il 1900 e il 1903, dal comunque talentuosissimo Heinrich Lefler. Con Roller, Mahler s'impegna a fondo, in un lavoro senza precedenti su tutti i parametri dell' allestimento scenico. L'essere molto esigente nei confronti dei musicisti genera molti conflitti: "Non mi sono risparmiato, per questo potevo esigere il massimo dagli altri" afferma nel suo discorso di commiato dall' Imperial Regio Teatro dell'Opera di Vienna. Il 15 ottobre 1907, il Fideliodi Beethoven, l' ultima rappresentazione viennese dell'artista, è un autentico trionfo.
Nel 1909, Mahler viene nominato direttore musicale dell'Orchestra Filarmonica di New York con la quale esegue il suo ultimo concerto il 21 febbraio 1911.
Troisième Symphonie, non daté
Vienne, Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
© Gesellschaft der Musikfreunde in Wien. Archiv, Bibliothek und Sammlungen
Il compositore
"Faccio musica e compongo dall'età di quattro anni, da quando non sapevo ancora cosa fosse il solfeggio". Mahler non si è mai dedicato alla musica da camera o all'opera. Soltanto un frammento di unQuartetto con pianoforte testimonia il suo esordio come compositore. Da subito, l'artista attinge nel suo universo letterario per affrontare con Das klagende Lied[Il canto del lamento e dell'accusa] etDes Knaben Wunderhorn[Il corno magico del fanciullo] i suoi primi tentativi che caratterizzano la tappa iniziale della sua carriera. Mahler utilizza un materiale folcloristico e popolare nel testo e nella musica. Gli esecutori strumentali e vocali che Mahler sceglie sono sorprendenti, tanto che Debussy dopo l'ascolto della Sinfonia n° 2 afferma: "Apriamo gli occhi (e tappiamo le orecchie)... Il gusto francese non accorderà mai a questi giganti pneumatici altra dignità che servire da réclame a Bibendum".
Questa apparente facilità cela, tuttavia, una straordinaria ricercatezza polifonica e un utilizzo esigentissimo della voce. La Sinfonia n° 5 e iKindertotenlieder[Canti dei bambini morti], annunciano un nuovo approccio, severo e tragico. L'artista continua a nutrirsi di riferimenti extra musicali per esprimere la sua visione del mondo, come ad esempio ilVeni creator spirituse ilFaustdi Goethe nella sua "Sinfonia dei mille" la sua ottava Sinfonia in Mi bemolle maggiore 8 così chiamata in riferimento al numero degli esecutori (circa mille appunto, tra strumentisti e cantanti ). La Sinfonia n° 10 è rimasta incompiuta.