Misia, regina di Parigi
La musica prima di tutto
Misia au piano, 1902
San Francisco, Collection of Ann & Gordon Getty
© DR
Misia non ha creato nulla da sola ma gli incontri fatti in seguito e la sua presenza magnetica a fianco degli artisti l'hanno resa una musa, una mecenate e un arbitro del gusto per molti decenni.
Nata in una famiglia di musicisti, viene iniziata al pianoforte fin dalla più tenera età e prosegue la sua formazione sotto la direzione di Gabriel Fauré (1845-1924). Eccellente interprete, si esibisce per la prima volta in pubblico in un concerto nel 1892 ma rifiuta di proseguire la carriera musicale preferendo suonare per suo personale diletto e per quello dei suoi amici.
Misia au piano, 1899
Collection particulière
© Jean Vong Photography Inc, New York
In molti ritratti, Misia è raffigurata davanti alla tastiera del pianoforte, circondata dai suoi familiari, nel salone del suo appartamento rue Saint-Florentin. Questi ritratti, inseriti in un'inquadratura stretta o al contrario, in un'ampia visione panoramica che comprende anche lo sfondo, mostrano il lato più intimo di Misia per la quale la musica rappresenta una passione in cui trovare rifugio e da condividere con gli altri.
I suoi gusti musicali sono molto vasti. Fervente interprete di Beethoven, Schubert e Chopin si appassiona per Debussy, ai tempi della sua amicizia con Mallarmé e per Ravel che, nel 1906, le dedica Il Cigno tratto da Le Storie naturali di Jules Renard e il poema sinfonico Il Valzer nel 1920. Con il passaggio dal XIX al XX secolo, i gusti musicali di Misia mutano a favore di una nuova estetica che trova in Satie, Stravinski, Auric e Poulenc i suoi migliori rappresentanti.
Misia ai tempi della Revue blanche
Déjeuner au Relais à Villeneuve-sur-Yonne : Cipa Godebski, Marthe Mellot, Thadée Natanson, une domestique, Edouard Vuillard, Misia Natanson, Romain Coolus, Ida Godebska, Alfred Athis Natanson, vers 1898-1899
Collection particulière
© Cliché musée d'Orsay / Patrice Schmidt
Nel 1889, - Alexandre, Thadée e Alfred Natanson, figli del celebre Adam – fondano a Bruxelles un periodico culturale e artistico, Revue blanche (1889-1903), così chiamato per il colore bianco della sua copertina. Questa pubblicazione, crogiolo di opinioni progressiste, vanta tra i suoi collaboratori, le migliori penne e gli artisti più innovativi dell'epoca. Il suo campo d'indagine si estende a tutti i settori – da quello politico, all'artistico fino al sociale – offrendo così una tribuna ai grandi dibattiti che turbano la società a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
Affiche pour La Revue blanche, 1895
Paris, Bibliothèque Nationale de France
© Bibliothèque Nationale de France, Paris
Misia, che nel 1893, dopo le nozze con Thadée, è diventata la signora Natanson, non partecipa direttamente a questo fermento intellettuale ma accoglie a braccia aperte i collaboratori più stretti di suo marito: Coolus, Vuillard, Bonnard, Vallotton, Toulouse-Lautrec che è tutti innamorati di lei. Del resto, Misia incarna l'ideale della Parigina elegante, lettrice della Revue blanche.
Le case di campagna dei Natanson, La Grangette a Valvins Le Relais a Villeneuve-sur-Yonne, diventano una sezione distaccata della redazione della rivista. In queste abitazioni vengono in mente nuove idee e, come testimoniano le numerose fotografie e i tanti dipinti nei quali Misia è onnipresente, in esse nascono veri e propri idilli.
Madame Verdurinska
Misia et Edwards assis sur le pont du yacht "Aimée", en 1906
Musée d'Orsay
donation sous réserve d'usufruit de M. Antoine Terrasse, 1992
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Vedi il bando dell'opera
Dopo la separazione dal suo secondo marito, Alfred Edwards, la vita di Misia è completamente trasformata dall'incontro, nel 1908, con il pittore di origine catalana José Maria Sert (1874-1945). Questi la introduce negli ambienti artistici dell'avanguardia e le presenta Serge de Diaghilev.
L'ascolto dell'opera lirica Boris Godounov, segna profondamente Misia rivelandole una nuova realtà al punto tale che la donna, affascinata da questa rappresentazione teatrale, sostiene economicamente l'impresario.
Misia diventa così la madrina dei Balletti Russi. Tuttavia, pur assistendo a tutte le loro rappresentazioni, non interviene mai nelle scelte estetiche della compagnia.
Misia à son bureau, 1897
L'Annonciade, Musée de Saint-Tropez
© Photographe Jean-Louis Chaix, ville de Saint-Tropez
Nella cornice perfetta del suo salotto sul lungosenna Voltaire decorato da Bonnard, Misia raduna attorno a sé il nuovo gotha artistico. "[...] Con il semplice palpito del suo essere suscitava il genio come alcuni re sanno creare dei vincitori, [...] più della vera Mme Verdurin, al primo sguardo dimostrava stima o disprezzo nei confronti di uomini e donne" (Paul Morand).
Madame Verdurinska, com'è chiamata dalla sua amica Gabrielle Chanel, diventa una mediatrice del gusto e della moda che raduna attorno a sé i suoi amici per poi confonderli meglio. Ai pranzi e alle cene che Misia organizza al termine degli spettacoli, partecipa tutta la Parigi che conta.
Amore, nacchere e tango
Misia Sert et sa nièce Mimi Godebska. Les Tasses noires, 1925 (retravaillés en 1934-37)
Collection Neffe-Degandt Ltd
© Photo Roy Fox
La vita sentimentale della Misia ha forgiato la sua leggenda allo stesso modo della sua vita sociale. Da giovane, fa girare la testa agli scapoli malinconici che la frequentano: Vuillard, Bonnard, Vallotton, Romain Coolus. La sua rottura con Thadée Natanson, sullo sfondo di trattative segrete condotte da Alfred Edwards, ispira a Mirbeau una commedia in tre atti intitolata Il Focolare.
Nel 1911, la morte accidentale della sua rivale in amore, l'attrice Geneviève Lantelme, anche lei innamorata di Edwards, resta senza una spiegazione plausibile. Nel bordo dei pannelli dipinti per il suo appartamento situato nel lungosenna Voltaire, Bonnard si mostra divertito del mercanteggiare avviato tra le due donne sulle perle di Misia.
Misia Natanson de profil en voiture, Cannes, 1901
Collection particulière
© Archives Vuillard, Paris
Quest'ultima non si riprenderà mai dall'abbandono di Sert che l'ha lasciata per la giovane scultrice di origine georgiana Roussadana Mdivani, detta Roussy. Misia prova allora a vivere un impossibile ménage a tre che si finisce con la scomparsa di Roussy nel 1938.
Divenuta quasi cieca e dipendente dalla morfina, Misia compie improbabili viaggi avventurosi a Venezia, dove la sua figura emaciata e la sua eleganza si accordano con il fascino démodé della citta in cui, nel 1929, trova la morte Serge de Diaghilev, l'unico vero e solo amico di Misia.
Dopo tre matrimoni e tre divorzi, colei che i giornalisti hanno soprannominato la "Regina di Parigi", muore in solitudine.
Misia Natanson en robe noire, 1896-1897
Collection particulière
© Archives Vuillard, Paris
Nascita a San Pietroburgo di Marie Sophie Olga Zénaïde Godebska, detta Misia. Suo padre, Cyprien Godebski (1835-1909), è uno scultore di origine polacca. Sua madre Sophie, figlia del virtuoso violoncellista d'origine belga Adrien-François Servais, muore dandola alla luce lasciando altri due figli: Franz (1866-1948) ed Ernest (1869-1890).
1874
Nascita di Cyprien (Cipa), fratellastro di Misia.
Misia riceve lezioni di pianoforte da Gabriel Fauré.
La famiglia Godebski acquista una casa in campagna, La Grangette, a Valvins nei pressi di Fontainebleau.
1893
Matrimonio a Ixelles (Belgio) di Misia con il cugino acquisito, Thadée Natanson (1868-1951), avvocato, uomo d'affari e giornalista di origine polacca, fondatore di La Revue blanche. La coppia va a vivere al civico 9, di rue Saint-Florentin, vicino a place de la Concorde.
Misia stringe amicizia con gli artisti e collaboratori di La Revue blanche : Pierre Bonnard, Edouard Vuillard, Félix Vallotton, Henri de Toulouse-Lautrec, Romain Coolus, Octave Mirbeau, Tristan Bernard, Claude Debussy, Maurice Ravel, solo per citare dei nomi.
1897
Misia e Thadée acquistano una casa di campagna, Le Relais, a Villeneuve-sur-Yonne.
1900
Misia fa la conoscenza di Alfred Edwards (1856-1914), un ricchissimo uomo d'affari, proprietario di giornali a grande tiratura, del Teatro e del Casino di Parigi.
1904
Divorzio di Misia e Thadée Natanson.
1905
Matrimonio di Misia con Alfred Edwards. La coppia s'installa al civico 244 di rue de Rivoli e prende in affitto un pied-à-terre all'Hotel du Rhin, in place Vendôme. Edwards fa costruire uno yacht lungo 35 metri, Aimée (nome che deriva dalle iniziali di Misia Edwards).
1906
Edwards si innamora di Geneviève Lantelme (1887-1911), attrice di facili costumi che sposerà nel 1910.
1907
Misia si separa da Edwards.
1908
Inizia la relazione di Misia con Sert.
Prima rappresentazione all'Opéra di Parigi di Boris Godounov di Modeste Moussorgski. In quest'occasione, Misia avrebbe fatto la conoscenza di Serge de Diaghilev (1872-1929).
1909
Misia divorzia da Edwards, che le versa un cospicuo assegno mensile.
Prima stagione dei Balletti russi al teatro Châtelet.
1910
Misia presenta Jean Cocteau (1889-1963) a Diaghilev.
1911
Misia s'installa in un appartamento al civico 29, sul lungosenna Voltaire.
1914
La Germania dichiara guerra alla Francia. Misia, accompagnata da Cocteau, organizza convogli di autovetture per prestare soccorso ai feriti dal fronte .
1916
Misia vive in parte all'Hotel Meurice.
1917
Scandalo del balletto Parade.
Misia incontra Gabrielle Chanel (1883-1971) che diventa la sua più intima amica nel periodo tra le due guerre. Misia e Sert introducono Coco Chanel nel mondo artistico parigino.
1920
Matrimonio religioso di Misia con José María Sert. Viaggio di nozze a Venezia in compagnia di Coco Chanel. Misia e Sert presentano la giovane sarta a Diaghilev.
1925
Sert incontra la scultrice di origine georgiana Isabelle Roussadana Mdivani (1906-1938), detta Roussy, che diventa la sua amante. Roussy vive con i coniugi Sert all'Hotel Meurice.
1927
Terzo divorzio di Misia. Sert va a vivere all'Hotel Lutetia con Roussy.
1928
Misia si sistema in un grande appartamento al civico 3, di rue de Constantine, dove vivrà dal 1928 al 1946.
Matrimonio civile di Sert con Roussy al consolato francese a L'Aia.
1929
Misia si reca d'urgenza al capezzale di Diaghilev, gravemente malato, al Grand Hotel del Lido di Venezia. Diaghilev muore all'alba del 19 agosto.
1930
Matrimonio religioso di Sert con Roussy celebrato nella chiesa spagnola di Parigi.
1930-1931
Misia accompagna Chanel a Hollywood, dove quest'ultima ha l'incarico di realizzare i costumi per le star di quattro film prodotti da Samuel Goldwyn.
1933
Misia dà un concerto con la pianista Marcelle Meyer nel salone delle feste dell'Hotel Continental di Parigi e al teatro des Ambassadeurs.
1938
Decesso di Roussy all'età di trentadue anni. Dopo la sua scomparsa, Sert si riavvicina a Misia ma ognuno dei due, continua a vivere nel proprio appartamento. Misia soffre di gravi problemi oftalmici. Misia rinsalda i legami con la nipote Mimi Blacque-Belair.
1945
Decesso di José María Sert a Barcellona.
Il giornalista e critico Boulos (Paul Ristelhueber, 1910-1972), amico di Serge Lifar e segretario di Sert, diventa il confidente di Misia: quest'ultima gli racconta i suoi ricordi che saranno pubblicati a titolo postumo. Boulos le procura la morfina e si droga con lei.
Misia riallaccia i rapporti con Coco Chanel dalla quale si era allontanata durante la guerra.
A seguito di un'emorragia che le procura la perdita di un occhio, Misia è curata in Svizzera.
1947
Ultimo viaggio di Misia a Venezia.
1949
Decesso della nipote Mimi in un incidente d'auto.
Misia trascorre ventiquattro ore in prigione arrestata dalla polizia per uso di droga.
1950/ 15 octtobre
Misia muore a casa sua in rue de Rivoli. Gabrielle Chanel si occupa personalmente della toilette mortuaria della defunta. Una cerimonia religiosa viene celebrata presso la chiesa polacca di Parigi. Misia viene sepolta al cimitero di Samoreau, nei pressi di Valvins, nella stessa tomba della nipote.