Rosa Bonheur (1822-1899)
Evento tra i più importanti a livello nazionale e internazionale, questa mostra rende omaggio a un'artista fuori dal comune, innovatrice e ispiratrice quale fu Rosa Bonheur. Famosa per essere l’icona dell’emancipazione femminile, ha messo al centro della sua opera e della sua esistenza gli esseri viventi. Impegnata per il riconoscimento degli animali nella loro peculiarità, ha cercato con il suo lavoro di esprimerne la vitalità e l'«anima». La sua grande abilità tecnica le ha permesso di restituire sulla tela tanto l'anatomia quanto la psicologia animale.
Questa mostra intende far (ri)scoprire al pubblico la forza e la ricchezza della sua opera, riunendo e operando nell'immenso corpus dell'artista una rigorosa selezione di circa 200 opere (dipinti, arti grafiche, sculture, fotografie) provenienti dalle più prestigiose collezioni pubbliche e private d'Europa e degli Stati Uniti.
La ricchezza del mondo vivente
Nata in una famiglia di artisti, Rosa Bonheur ha prodotto un'opera molto vasta, frutto della sua convivenza quotidiana con gli animali, nei suoi successivi atelier e nella natura. Durante i suoi viaggi, in Auvergne, nel Nivernese, nei Pirenei e in Scozia, l'artista mostra un'insaziabile curiosità per la diversità delle specie e il loro biotopo. È inoltre affascinata dalla bellezza selvaggia dei grandi spazi dell’Ovest americano e dei suoi abitanti, umani e non, anche se non ha mai potuto recarvisi. Si è divertita a rappresentare Buffalo Bill e tutti gli attori del Wild West Show nel 1889.
Lo sguardo che posa sul mondo che la circonda costituisce una straordinaria testimonianza della flora e della fauna. Affascinata dagli animali, Rosa Bonheur aveva radunato intorno a sé, nella sua proprietà di By, un formidabile zoo comprendente decine di specie differenti, in cui convivevano cani, cervi e animali selvatici. Ponendo gli animali al centro della sua creazione artistica, ora all'interno di spettacolari composizioni ora isolandoli in veri e propri ritratti, Rosa Bonheur ha saputo dar vita a un'opera espressiva, esente da sentimentalismi e incredibilmente realistica, alimentata dalle scoperte scientifiche e dall'attenzione nuova rivolta alle specie animali regionali e alla zootecnia.
La mostra gioca sui contrasti, poiché l'artista realizza sia formati piccolissimi che opere monumentali, il più delle volte panoramiche e dinamiche, ma anche ritratti di animali a figura intera. E così, Rosa Bonheur dipinge la maestosità del cervo nel Roi de la forêt [Re della foresta] (Collezione privata, USA), dei buoi che lavorano la terra nella celebre Labourage Nivernais [Aratura nivernese] (Museo d’Orsay) o ancora la bellezza e l'energia di cavalli allo stato semibrado in La Foulaison du blé en Camargue [La pressatura del grano in Camargue] (Museo delle Belle Arti di Bordeaux). L'artista dichiara la loro appartenenza al mondo rurale e ne esalta al tempo stesso la forza tellurica.
Un'artista fuori dal comune
Celebrata in vita da una riva all'altra dell'Atlantico, questa personalità affascinante, la cui mostra si ripropone di svelare aspetti poco esplorati per non dire sconosciuti, ha saputo imporsi sia come donna libera che come artista ufficialmente riconosciuta in un secolo molto compassato. Prima artista donna a ricevere la Legion d'onore, Rosa Bonheur ha saputo associarsi ai mercanti e collezionisti più eminenti per dominare il mercato dell'arte e conquistarsi l'indipendenza economica e morale. Vera e propria star a suo tempo, organizza la propria vita intorno al lavoro e alla ricerca incessante di perfezionamento, insieme alla sua amica Nathalie Micas, che visse al suo fianco per oltre cinquant'anni e partecipò alla creazione delle sue opere. La conservazione del suo atelier e dei suoi archivi è il risultato dell'impegno della sua «sorella di pennello», la pittrice americana Anna Klumpke, che visse al castello di By negli ultimi anni di vita dell’artista.
Rosa Bonheur fu ben presto percepita come un modello da seguire nella ricerca d'indipendenza delle donne e delle artiste in particolare. Articoli e riviste, francesi ma soprattutto inglesi e americane, attestano la forza ispiratrice che ha rappresentato per le generazioni future. La diffusione dell'immagine dell'artista fu tale che, oltre ai numerosi ritratti dipinti, fotografati o incisi, l'opera di Rosa Bonheur e il suo stesso ritratto divennero oggetto di quelli che oggi chiameremmo «prodotti derivati». Accanto all'immagine pubblica, saranno rivelati alcuni aspetti meno noti dell'artista, attraverso oggetti insoliti destinati alla sfera privata (sassi dipinti, castagne scolpite, caricature...).
È attraverso il suo lavoro che Rosa Bonheur è riuscita a imporsi come l'artista dalle opere più care del suo tempo. Tra le particolarità della mostra, un'importante selezione di studi e schizzi dipinti e disegnati, che permettono di apprezzare la percentuale di lavoro che passa attraverso il disegno nel processo creativo di quest'artista virtuosa ed esigente. Tra le recenti scoperte, un disegno su tela lungo oltre 4,5 metri proveniente dal castello di By sarà mostrato al pubblico per la prima volta.
Un'opera che fa riflettere ancora oggi.
A 200 anni dalla sua nascita, l'arte e la personalità di Rosa Bonheur fanno riecheggiare numerosi temi sociali più che mai attuali: il ruolo delle donne nell'arte e nella società, la questione animalista e il posto che occupa nel mondo rurale e nell'ecologia.
Superando nettamente i cliché che ha contribuito a costruire, Rosa Bonheur si rivela innanzitutto una grande creatrice, che merita di essere (ri)scoperta come tale.
Il catalogo che accompagna la mostra è la prima pubblicazione scientifica intesa a offrire una panoramica dell'opera multisfaccettata di Rosa Bonheur.
Questa mostra è organizzata dai musei d’Orsay e dell’Orangerie di Parigi e dal Museo delle Belle Arti di Bordeaux con la collaborazione straordinaria del Castello Museo Rosa Bonheur. La mostra sarà presentata al Museo delle Belle Arti di Bordeaux dal 18 maggio al 18 settembre 2022.
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