Mostra

Sulle Olimpiadi del 1900: sport e ideale

Dal 13 Luglio al 22 Settembre 2024 -
Musée d'Orsay
Salle 69, niveau 2
Mappa e itinerario
Maurice Denis
Jeu de volant, 1900
Musée d'Orsay
Legs Etienne Moreau-Nélaton, 1927
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Thierry Le Mage
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La stazione d’Orsay, prima di diventare un museo nel 1986, fu costruita per accogliere i 50 milioni di visitatori venuti a vedere l’Esposizione Universale del 1900, ma anche i Giochi olimpici a essa associati, i primi organizzati a Parigi. Una mostra pluridisciplinare, proprio come le Olimpiadi, rende omaggio a questo patrimonio.

La seconda metà del XIX secolo corrisponde alla diffusione di una cultura dello sport, iniziata soprattutto in Inghilterra e fondata su obiettivi morali: «mente sana in corpo sano» recita l’adagio. Le Olimpiadi moderne, così come sono state ideate da Pierre de Coubertin, il loro rinnovatore, contribuiscono anche all’obiettivo di una rigenerazione nazionale attraverso la competizione e di una «rinascita fisica» dopo la sconfitta della Francia nella guerra del 1870.


Il corpo classico e l’ideale greco sono modelli che si ritrovano nelle arti, in particolare nelle numerose rappresentazioni di Ercole, mitico fondatore delle Olimpiadi.


Proveniente dalle élite e riguardante in primo luogo gli uomini, questa cultura dello sport si democratizza all’inizio del secolo e le donne se ne appropriano. Ai lati della monumentale tela di Maurice Denis, Gioco del volano (1900), diverse opere delle nostre collezioni metteranno in risalto questa mania dello sport: è proprio nel 1900, infatti, che alcune donne furono invitate a partecipare alle Olimpiadi per la primissima volta.

 

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