Victor Baltard (1805-1874). Il ferro e il pennello
Per gli abitanti di Parigi, il nome di Baltard è legato ad un luogo simbolico, le Halles, il grande mercato coperto della capitale oggi completamente demolito. Fu proprio grazie a questo grande edificio di vetro e metallo, oggetto di innumerevoli imitazioni, che Baltard raggiunse una grande notorietà ma lo stabile attirò sull'architetto l'incomprensione di alcuni storici che non gli attribuirono la paternità del progetto.
Personaggio complesso, se non ambivalente, Baltard fu, in effetti, sempre proteso tra l'affermazione dell'aspetto artistico del suo mestiere e la sete di novità tecniche.
La mostra si prefigge di dimostrare che, lungi dall'essere in contrasto, questi interessi hanno concorso entrambi ad alimentare la sua creatività. A tal fine, la mostra riunisce opere di natura molto diversa (disegni di architettura, bozzetti, fotografie antiche, incisioni, pitture, mobilia, vetrate e altro ancora.) che illustrano contemporaneamente i due aspetti di Baltard: da un lato l'artista contemporaneo di Ingres e di Flandrin che guidò i lavori di decorazione delle chiese parigine prima e del municipio dopo, dall'altro il costruttore che fece un uso sapiente a magistrale del metallo e che, assieme ad Haussmann, progettò il nuovo volto della capitale.
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