Victor Laloux (1850-1937), l'architetto della stazione d'Orsay
Nel 1898, gli furono commissionati lavori di risanamento dell'albergo e della stazione d'Orsay.
Nulla fu tralasciato pur di conferire alla struttura esistente un aspetto moderno e raffinato. La fastosa cornice ideata da Laloux e dai suoi collaboratori mischiava in un opulento eclettismo tutti gli stili del classicismo francese, da Luigi XIV a Luigi XV: il risultato fu un vero e proprio trionfo di pietre, di stucchi e di fontane ornamentali.
La stazione d'Orsay, capolavoro del modernismo e dell'industria nel 1900, esercitò un notevole influsso sull'architettura delle stazioni americane. Tuttavia, ben presto, questa stazione si rivelò inadeguata alle nuove esigenze: binari troppo corti, impossibilità di adattarla alle moderne necessità...
L'edificio fu in seguito adibito a vari scopi: funse da centro di accoglienza per i prigionieri nel 1945, il Generale Charles de Gaulle tenne in questa sede la conferenza stampa nella quale annunciò il suo ritorno sulla scena politica nel maggio 1958, Orson Welles vi girò alcune scene del film Il processo nel 1962, fu quindi una casa d'aste, un teatro ed infine... un museo.
In occasione del cinquantenario della sua morte, il museo d'Orsay ha voluto tributare un omaggio all'architetto che ha progettato l'edificio che oggi lo ospita.
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