Alfred Sisley, lettera a un amico (Renoir?)

Alfred Sisley
Lettre à un ami, 13 janvier 1895
Musée d'Orsay
Don de la société des Amis des musées d'Orsay et de l'Orangerie, 2021
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Sophie Crépy
Vedi il bando dell'opera
“Moret s/ Loing 13 gennaio /95
Mio caro amico
Ho appena ricevuto diversi ritagli di giornale in cui si parla del lascito Caillebotte. Siccome il lascito non è più accolto integralmente, ci sarà un compromesso e sarà eliminato un certo numero di tele, vuol dire che si costituirà una giuria? In tal caso, mi sembra giusto che venga consultato ogni sinolo artista: che ne pensi?
Se la mia idea ti pare buona, parlane con i tuoi amici delle Belle Arti e della Stampa.
Con affetto,
A. Sisley”

Questa lettera inedita di Alfred Sisley a un amico, molto probabilmente Pierre Auguste Renoir, documenta il lungo e complesso processo di accettazione del lascito di Alfred Caillebotte (1848-1894) da parte dello Stato dopo la morte dell'artista. Questa generosa donazione della  Société des Amis des Musées d’Orsay et de l’Orangerie (SAMO)  fa luce su un momento fondamentale della storia del lascito, ovvero quello della selezione delle opere, e permette di comprendere meglio il modo in cui gli artisti impressionisti hanno gestito l'ingresso delle proprie opere nelle collezioni nazionali.

Dai documenti oggi noti emerge che, non appena si dovette effettuare una selezione tra le opere del lascito fatto al Museo del Lussemburgo, prima nella primavera 1894, poi nel gennaio 1895, furono espresse delle reticenze all'idea di esporre alcune di esse nel suddetto museo. Un articolo sul lascito Caillebotte, apparso sul giornale Le Temps del 13 gennaio 1895, riporta queste parole attribuite a Renoir e confermate in seguito da Martial Caillebotte: «Ci sono in questa collezione parecchi schizzi, studi che non sono pezzi da museo».
È lo stesso giorno in cui Sisley scrive a Renoir la lettera acquisita dal Museo d’Orsay, sicuramente dopo aver letto questo articolo, per chiedergli in che modo sarebbe avvenuta la selezione e raccomandare che fossero consultati gli artisti stessi. Renoir ha sicuramente trasmesso questa idea a Léonce Bénédite, conservatore del Museo del Lussemburgo, che ha successivamente interpellato i pittori rappresentati nella collezione per operare tale scelta insieme a loro.

Dei nove dipinti di Sisley presenti sulla lista iniziale del lascito Caillebotte, tre finiscono per essere rimossi da pittore e conservatore: Bords de la Seine, effet du soir [Rive della Senna, effetto sera] (collezione privata), La Seine à Billancourt [La Senna a Billancourt] (collezione privata) e Station de bateaux à Auteuil [Stazione di barche ad Auteuil] (collocazione ignota); rimangono La Seine à Suresnes [La Senna a Suresnes], Rue à Louveciennes [Strada a Louveciennes], Les régates à Molesey [Le regate a Molesey], Lisière de forêt au printemps [Bordo della foresta in primavera], Cour de ferme à Saint-Mammès [Corte di fattoria a Saint-Mammès] e Saint-Mammès.

Lettera di Sisley a un amico
Lettera di Sisley a un amico (Pierre Auguste Renoir?), fronte

 

 

Lettera di Sisley a un amico, retro
Lettera di Sisley a un amico (Pierre Auguste Renoir ), retro