Ernest Chaplet, coppia di vasi dal decoro giapponesizzante

Collezioni
Ernest Chaplet, Haviland et Cie, Edouard Dammouse
Vase (d'une paire) à décor japonisant, entre 1883 et 1885
Musée d'Orsay
Don Chantal Kiener en l'honneur de Christophe Leribault, 2022
© Musée d’Orsay, dist. RMN-Grand Palais / Sophie Crépy
Vedi il bando dell'opera

Questi vasi in gres color camoscio sono stati realizzati nel laboratorio di gres artistico di rue Blomet a Parigi, come indica la presenza del marchio di laboratorio «H & Cie». Aperto dalla manifattura Haviland et Cie nel 1882 e diretto da Ernest Chaplet, questo laboratorio segna una fase importante nella riscoperta del gres, uno dei materiali ceramici più apprezzati da artisti e architetti alla fine del XIX secolo.

Images
Ernest Chaplet, Haviland et Cie, Edouard Dammouse
Vase (d'une paire) à décor japonisant, entre 1883 et 1885
Musée d'Orsay
Don Chantal Kiener en l'honneur de Christophe Leribault, 2022
© Musée d’Orsay, dist. RMN-Grand Palais / Sophie Crépy
Vedi il bando dell'opera
Ernest Chaplet, Haviland et Cie, Edouard Dammouse
Vase (d'une paire) à décor japonisant, entre 1883 et 1885
Musée d'Orsay
Don Chantal Kiener en l'honneur de Christophe Leribault, 2022
© Musée d’Orsay, dist. RMN-Grand Palais / Sophie Crépy
Vedi il bando dell'opera

Firmata «E. D. s.» che sta per Édouard Dammouse, la decorazione dei vasi è modellata, incisa e lumeggiata da ingobbi d'oro e colorati. Vi sono rappresentati, da un lato, una gallina con i pulcini e dall'altro un gallo, figure tratte dalla raccolta di incisioni su legno Kachô sansui zushiki («disegni di fiori, uccelli e paesaggi») del giapponese Katsushika Isai (1821-1880), allievo di Hokusai. Pubblicata nel 1865, questa raccolta aveva già ispirato Félix Bracquemond nel 1866 per alcuni motivi del service Rousseau.
Diverse versioni in gres marrone conservate all'interno di collezioni private testimoniano una discreta diffusione di questo modello giapponesizzante di Édouard Dammouse, mentre una versione in porcellana del Museo nazionale Adrien Dubouché di Limoges attesta che nel 1884 fece parte dei pochi modelli prodotti in porcellana dalla manifattura Haviland a partire da calchi inviati da Parigi. Troppo costosa, questa produzione fu abbandonata già l'anno successivo, come pure quella del laboratorio di rue Blomet, ceduto a Chaplet nel 1885.

La coppia di vasi offerta da Chantal Kiener va dunque a completare le collezioni del Museo d'Orsay, il cui esiguo fondo dedicato ai gres della manifattura Haviland è stato arricchito nel 2018 con l'acquisizione di un grande portavasi con decoro di acrobati frutto di una collaborazione con Ringel d’Illzach. Édouard Dammouse non figurava invece nelle collezioni del Museo d’Orsay; era presente solo suo fratello Albert, di cui si conoscono soprattutto le ceramiche e le paste vitree.