Henri Rapin, Sedia

Henri Rapin
Fauteuil, vers 1904
Musée d'Orsay
Don Société des amis des musées d'Orsay et de l'Orangerie, 2021
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Sophie Crépy
Vedi il bando dell'opera

Figlio di un artista pittore (Alexandre Pierre Étienne Rapin), Henri Rapin studia alle Belle Arti di Parigi, soprattutto nell'atelier di Gérôme, prima di abbracciare la carriera di pittore, decoratore e illustratore. Allievo, tra l'altro, di Eugène Grasset, frequenta Henri Bellery-Desfontaine e si orienta verso la progettazione di mobili e la decorazione d'interni. È passato ai posteri soprattutto per il suo contributo all'Esposizione universale del 1925, dove realizza la sala da pranzo dell'ambasciata francese voluta dalla Società degli artisti decoratori.
Il principe giapponese Yasuhiko Asaka gli commissiona la propria residenza privata a Tokyo, terminata nel 1933, oggi nota come Teien Art Museum. In quello stesso periodo, Rapin è anche direttore artistico della scuole del Comité des dames dell'Unione centrale delle arti decorative nonché consulente artistico alla manifattura di Sèvres. È dunque nel movimento Art déco che Henri Rapin si fa conoscere negli anni 1920-'30.

Tuttavia, degno di attenzione è anche il suo lavoro precedente alla Prima guerra mondiale, che illustra perfettamente l'interesse degli artisti per la rinascita della decorazione d'interni avvenuta a Parigi nei primi anni del XX secolo. Riallacciandosi all'Arts & Crafts inglese, a un giapponismo diffuso, e dimostrando una nuova conoscenza tecnica del materiale, l'approccio di Rapin è caratteristico di quella nuova generazione che ha ricevuto l'insegnamento di E. Grasset, a sua volta influenzato da E. Viollet-le-Duc, e che ha atteso il periodo tra le due guerre per giungere a maturazione. Rapin predilige il legno di quercia per progettare questa sedia dalla struttura solida e leggibile. Schienale alto, seduta bassa e inclinata all'indietro, la sua sedia richiama le ricerche condotte all'epoca dagli artisti che disegnano per la Maison Moderne di Julius Meier-Graefe, soprattutto Maurice Biais e Abel Landry. Rapin sviluppa tuttavia un proprio approccio ornamentale poiché sottolinea la parte superiore dello schienale e i braccioli mediante un decoro scolpito fatto di motivi geometrici e foglie stilizzate.

Images
Henri Rapin
Fauteuil, vers 1904
Musée d'Orsay
Don Société des amis des musées d'Orsay et de l'Orangerie, 2021
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Sophie Crépy
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Questa sedia presenta una variazione rispetto al modello pubblicato nel Recueil de l’Art appliqué nel 1905: qui infatti, le foglie prendono il posto di un rapace che formava la parte alta degli stipiti frontali. La versione col rapace, presentata al Salon des Artistes Français del 1904, appartiene oggi alle collezioni del Museo di arti decorative.
Nella collezione del Museo d’Orsay non figurava finora nessun mobile di Henri Rapin. Perciò, l'acquisizione della sedia, che va a inserirsi in un insieme tipologico, permette di colmare finalmente questa lacuna.