Max Laüger (1864-1952) è stato un decoratore e più precisamente un ceramista attivo all'inizio del Novecento in Germania, nella regione di Bade-Wurtemberg. Dopo una formazione iniziale alla Kunstgewerbeschule di Karlsruhe con indirizzo pittura e decorazione, compie viaggi in Europa e frequenta soprattutto l'Académie Julian a Parigi. Alla fine dell'Ottocento assume la direzione artistica della manifattura di ceramica Tonwerke a Kandern ma continua a svolgere il suo lavoro personale. In pochi anni sviluppa uno stile facilmente identificabile che gli procura un certo successo. Su vasi dalle forme semplici, che alterna, appone una decorazione a tema vegetale leggermente in rilievo, che ricopre in seguito con un rivestimento al piombo. A tal fine utilizza la tecnica della pittura a barolet, dal nome dello strumento che gli permette di disegnare sul vaso con la barbottina colorata.
Artista di livello internazionale, Laüger espone le sue opere soprattutto a Parigi, presso Siegfried Bing (l’Art nouveau), Julius Meier-Graefe (la Maison moderne) e alle esposizioni universali, in particolare quella del 1900. I suoi vasi si vendono anche in Germania, nell'Impero austriaco e negli Stati Uniti, soprattutto dopo l'Esposizione universale di Saint-Louis nel 1904. Cofondatore del Deutscher Werkbund nel 1907, esprime così il suo coinvolgimento nel movimento di rinascita delle arti decorative tipico del Jugendstil tedesco.
Rimane tuttavia un artista ancorato alla sua terra natale, il che traspare a volte nell'organizzazione della sua produzione e nelle sue fonti d'ispirazione. Originario della Germania meridionale, vive e lavora a pochi chilometri dalla Svizzera e dall'Alsazia. È stato sicuramente ispirato dalle ceramiche svizzere tradizionali e da quelle del sud della Foresta Nera, sia nella gamma colorata degli smalti che nel principio decorativo che corre a mo' di fregio attorno alla pancia del vaso. Di questa estetica vernacolare, propone tuttavia una rilettura a metà tra stilizzazione e ricerca ornamentale./p>
Il vaso che il Museo d'Orsay ha avuto l'opportunità di acquistare grazie alla generosità della Société des Amis des musées d'Orsay et de l'Orangerie è assolutamente rappresentativo di quello che fu il lavoro di Laüger negli ultimi anni del XIX secolo. A forma di balaustra piuttosto sobria, il vaso è animato da una decorazione di steli al vento che corre intorno alla pancia. La base è segnata da un colore più scuro, un viola quasi nero, che crea contrasto e fissa saldamente il motivo. Lo sfondo del vaso è di un bel rosso mattone, su cui spicca il delicato verde pallido degli steli. Questo colore è ottenuto giocando tra l'impasto chiaro con cui sono disegnati gli steli e il rivestimento traslucido di un verde pallidissimo che lo ricopre. Leggere variazioni nello spessore del rivestimento danno rilievo al motivo.
Questo vaso va a completare la presentazione dell'opera di Laüger al Museo d’Orsay, mostrando una gamma cromatica e un tipo di decorazione rimasti fino ad oggi assenti nella collezione.