
La «Porta dell'Inferno»
La Porta dell’Inferno di Auguste Rodin è un'«opera-mondo» popolata da numerosissime figure e gruppi scultorei che hanno spesso avuto una vita propria, tanto da diventare a volte più famosi della porta stessa, come è avvenuto per Il pensatore.
È in parte grazie alla sua cerchia di amici artisti, e soprattutto grazie al pittore Laurens e allo scultore Dalou, che Rodin viene notato dalla direzione delle Belle Arti nel 1880. Pur essendo ancora poco conosciuto, gli viene commissionato un «modello di porta decorativa» per un museo di arti decorative che lo Stato intende aprire a Parigi.
Rodin, allora, si dedica appassionatamente al disegno, alla modellazione in terracotta e all'assemblaggio in gesso di centinaia di figure e gruppi, per quasi un decennio di intenso lavoro creativo. Tuttavia, non riuscirà mai a considerare conclusa la sua Porta e la esporrà una sola volta da vivo, durante l'Esposizione universale del 1900, ma senza la maggior parte dei gruppi e delle figure più aggettanti.
Questa versione in gesso ‒ iniziata alla fine della vita dell'artista e conclusa nel 1918 poco dopo la sua morte ‒ è stata realizzata per il futuro Museo Rodin, dove è stata esposta dal 1919 al 1966. Si trova in deposito al Museo d'Orsay sin dalla sua apertura nel 1986.
Le projet en vidéo
Découvrez le projet de cette nouvelle présentation inaugurée en mai 2022 dans cette série de 3 vidéos.
Maggiori informazioni sullo spostamento dell'opera.
Con l'esclusivo sostegno di Aurel BGC.