Nuovo spazio «Parigi, capitale di una nazione moderna»

Victor Navlet
Vue générale de Paris, prise de l'Observatoire, en ballon, 1855
Musée d'Orsay
Acquis sur la liste civile de Napoléon III à l'Exposition universelle, 1855
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Jean Schormans
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Un nuovo spazio tematico dedicato allo sviluppo di Parigi durante il Secondo Impero fa dialogare dipinti, disegni, plastici e sculture intorno all'immensa tela di Victor Navlet, Vue générale de Paris, prise de l'Observatoire, en ballon [Veduta generale di Parigi dall'Osservatorio, in mongolfiera] (1855) e all’Opéra di Charles Garnier.
Inaugurazione il 24 maggio 2022.

Parigi, capitale di una nazione moderna

Nel XIX secolo, con uno spirito di emulazione e competizione, le capitali europee si modernizzano. Sotto il Secondo Impero (1852-1870), Napoleone III vuole fare di Parigi la capitale prestigiosa di uno Stato potente, al pari di Londra.
Per realizzare questo progetto, nomina Georges-Eugène Haussmann prefetto della Senna nel 1853. Il nucleo della città vecchia viene allora completamente trasformato mediante la creazione di numerose arterie che facilitano la circolazione. Il risanamento di Parigi (condutture dell'acqua, rete fognaria) avviene sotto la supervisione dell'ingegnere Eugène Belgrand. Vengono creati parchi e giardini pubblici. Risale a questo periodo la progettazione dei due polmoni verdi di Parigi, il Bois de Boulogne e il Bois de Vincennes. La città si estende e la popolazione aumenta.

 

© Musée d'Orsay / Sophie Crépy

 

L’industria è presente al suo interno e affiorano nuovi materiali nell'architettura, come per esempio il ferro. L'aspetto dato alla «nuova Parigi» poggia sulla continuità storica, la presenza immemorabile della Senna e il progresso tecnico. La politica di prestigio dell'Impero passa anche attraverso la costruzione di un nuovo teatro dell'opera al centro del nuovo quartiere dedicato agli affari e al lusso. La Terza Repubblica porterà avanti queste trasformazioni.
Gli artisti posano uno sguardo pittoresco sulla città vecchia o celebrano questa metropoli moderna che vede affluire milioni di visitatori in occasione delle cinque Esposizioni universali organizzate tra il 1855 e il 1900.

Una Parigi sociale che costruisce

La trasformazione di Parigi è spiegabile anche con ragioni politiche e di sicurezza, economiche e speculative, sanitarie e sociali. La creazione delle arterie urbane iniziata sotto il Secondo Impero con il prolungamento della rue de Rivoli fino all’Hôtel de Ville prosegue durante la Terza Repubblica. Numerosi quartieri restano in cantiere per diversi decenni e centinaia di edifici abitativi vengono costruiti da società immobiliari private. Nuove idee guidano la progettazione degli edifici pubblici: caserme, scuole, biblioteche, municipi, ospedali, carceri....

 

, Magne, Henri Marcel
Henri Marcel Magne
L'Architecte, vers 1910
Musée d'Orsay
Achat à Henri Marcel Magne au Salon de la Société des artistes français, 1910
© GrandPalaisRmn (musée d'Orsay) / Philipp Bernard
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Durante l’Esposizione universale del 1889, l’architetto Lucien Magne ricostruisce l'evoluzione dell'architettura francese esponendo i rimarchevoli disegni realizzati dai suoi colleghi per edifici che rispondono ai bisogni di una società moderna, o per il restauro di monumenti storici come Notre-Dame. Il prestigio dell'architettura francese all'estero è allora immenso, e gli architetti innovano nella progettazione di edifici sociali, come i dispensari costruiti da Paul Blondel prima a Mulhouse e poi a Parigi.
Le tecniche e i procedimenti più avanzati vengono allora adoperati per costruire edifici e restaurare i monumenti emblematici di Parigi.

Una Parigi industriale

Parigi possiede un lungo passato industriale, che si esprime fino alla metà del XX secolo attraverso la presenza di una moltitudine di botteghe e piccole fabbriche, soprattutto nei sobborghi settentrionali, ma anche in quartieri storici come il Marais, per esempio. Tuttavia, di pari passo con lo sviluppo industriale, queste attività chiassose, inquinanti soprattutto a causa dell'uso del carbone, e che richiedono sempre più spazio, si spostano verso la periferia.

 

, Cazin, Jean-Charles
Jean-Charles Cazin
Les Quais, entre 1885 et 1890
Musée d'Orsay
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
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Nonostante l'espansione delle ferrovie, il trasporto fluviale resta il mezzo più efficace ed economico per spostare merci e materie prime. La Senna svolge quindi un ruolo cruciale nell'approvvigionamento della capitale, e numerosi scorci mostrano appunto l'intensa attività lungo le sue rive. I vecchi ponti, in legno e in pietra, vengono allargati o ricostruiti utilizzando ferro e acciaio, più leggeri e resistenti.
L'architettura metallica è una delle grandi innovazioni del XIX secolo: a lungo dissimulato, il ferro diventa a poco a poco un materiale da costruzione legittimo, lasciato a vista in numerosi edifici, soprattutto nei mercati e nelle stazioni.

Uno sguardo pittoresco su Parigi

Nato in Inghilterra nel XVIII secolo, il movimento pittoresco arriva in Francia all'inizio del XIX secolo e si prolunga nel romanticismo. Esso esalta i luoghi che non hanno subito l'accelerazione temporale prodotta dalla modernità. Molto apprezzati sono i monumenti medievali, in particolare le cattedrali, così come i ponti, gli edifici utilitari di ogni epoca e i sobborghi popolari, di cui alcuni presentano ancora un volto campestre.
Lo sguardo pittoresco si volge verso ciò che sussiste della tradizione e i quartieri scampati ai moderni tracciati rettilinei. I personaggi del popolo, abitanti o lavoratori, sono spesso rappresentati mentre attendono alle loro solite occupazioni.

 

La Seine et Notre-Dame de Paris [La Senna e Notre-Dame de Paris, Jongkind], Johan Barthold
Johan Barthold Jongkind
La Seine et Notre-Dame de Paris, en 1864
Musée d'Orsay
Legs d'Enriqueta Alsop, au nom du Dr Eduardo Mollard son compagnon, 1972
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
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A partire dagli anni '20 dell'Ottocento, lo sviluppo dell'edizione illustrata, sotto forma di riviste o di libri, come ad esempio i Voyages pittoresques et romantiques dans l’ancienne France [Viaggi pittoreschi e romantici nell'antica Francia] pubblicati tra il 1820 e il 1878, contribuisce ad alimentare la popolarità di questo movimento artistico e culturale. Tra i pezzi della sua collezione che furono donati allo Stato francese nel 1961 e 1972, il dottor Eduardo Mollard aveva riunito opere impressioniste di alto livello, ma anche pittori che, sulla scia di Corot, illustrano Parigi da una prospettiva intimista e pittoresca (Jongkind e Lépine).

La Nuova Opéra di Parigi

Uno dei principali cantieri di modernizzazione di Parigi intrapresi da Napoleone III è la costruzione del nuovo teatro dell'opera, destinato a rimpiazzare l'ormai vetusta sala Le Peletier. Con grande sorpresa generale, à vincere il concorso bandito alla fine del 1860 è un giovane architetto sconosciuto, Charles Garnier.
Il progetto seduce l'imperatore e la giuria per la sua composizione chiara, i volumi generosi e la decorazione fastosa. Questo edificio spettacolare spiccherà nettamente sulle sobrie facciate rettilinee dei palazzi haussmanniani.

 

© Musée d'Orsay / Sophie Crépy

 

I lavori cominciano nell'estate del 1861 e la facciata viene inaugurata durante l'Esposizione universale del 1867, ma il cantiere subisce una battuta di arresto con la guerra del 1870. La caduta del Secondo Impero avrebbe potuto essere fatale per questo monumento così legato al regime e alla persona di Napoleone III, ma la Terza Repubblica nascente decide di appropriarsene e di portarlo a compimento.
Inaugurato nel 1875, il Palais Garnier, come viene chiamato in omaggio al suo architetto, diventa rapidamente il modello di una nuova generazione di sale da spettacolo in tutto il mondo.

Presentazione realizzata con la partecipazione straordinaria della Bibliothèque nationale de France.
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