Jean-Baptiste Carpeaux, «Maschera di Anna Foucart»

Jean-Baptiste Carpeaux
Masque d'Anna Foucart, 1860
Musée d'Orsay
Don famille André Sée, 2021
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Vedi il bando dell'opera

Jean-Baptiste Carpeaux nasce nel 1827 in una modesta famiglia di Valenciennes. Nel 1838 si trasferisce a Parigi con la famiglia e segue i corsi della Petite École, scuola reale di disegno gratuita, dove incontra il suo futuro amico Foucart. Nel 1844, supera il concorso di ammissione alla Scuola reale delle Belle Arti.

A settembre 1854, ottiene finalmente il Prix de Rome con Ettore che implora gli dei in favore del figlio Astianatte. Arrivato a Roma con un anno di ritardo nel 1856, si concentra sul Giovane pescatore, che gli varrà molti complimenti. Ben presto la sua immaginazione si focalizza sul gruppo di Ugolino, che realizza contro il volere dell'accademia.

A giugno 1860, Carpeaux lascia Roma e fa ritorno a Valenciennes, dove abita per un breve periodo da Foucart. Durante il soggiorno si lega molto ad Anna, la primogenita dei quattro figli, allora sedicenne.
In quella casa amica dove una stanza è stata trasformata in atelier apposta per lui, lo scultore ritrae la ragazza durante allegre sedute di posa: il busto pieno di vita è uno dei suoi primi capolavori in questo genere di ritratto.

, Carpeaux, Jean-Baptiste
Jean-Baptiste Carpeaux
Masque d'Anna Foucart, 1860
Musée d'Orsay
Don famille André Sée, 2021
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Vedi il bando dell'opera

Il taglio essenziale, trapezoidale, gli occhi profondamente incisi, le pupille animate e l'iride profondamente scavata, il sorriso largo dai denti ben visibili, denotano grande naturalismo. Il bel viso sorridente di Anna Foucart pervaderà infatti, in modo più o meno diretto, tutta l'opera dello scultore per diventare, con qualche lieve modifica, quello di Flore nella decorazione del Louvre.

Paul Foucart fu il primo a raccontare nel 1879 la genesi accidentale della maschera di Flore/Anna Foucart: «Quando fondemmo in terra il bassorilievo di Flore destinato alle Tuileries, mi trovavo nell'atelier di faubourg Saint-Honoré. Siccome la maschera della dea era casualmente uscita intatta dal calco, Carpeaux me la regalò e io poi la feci cuocere.» Isolato con cura, questo bel frammento, estremamente naturale, restituisce l'arte di Carpeaux nel suo aspetto più spontaneo.

L'opera apparteneva al generale Wahl, morto nel 1930. La sua seconda moglie, Jeanne Sée, era la sorella di Armand Sée, scomparso nel 1913, nonno paterno di Pierre Sée. È quest'ultimo che dobbiamo caldamente ringraziare per la donazione al Museo d'Orsay: grazie a lui e alla sua famiglia, un'importante opera di Carpeaux entra a far parte del già ricco fondo museale.