Arti grafiche

Paul Cézanne
Les pots de fleurs, vers 1888
© RMN-Grand Palais (Musée d'Orsay) / Tony Querrec

Alle origini della collezione

 

Alla nascita del Museo d'Orsay, i disegni della seconda metà del XIX secolo non sono stati separati dalle collezioni del Dipartimento di arti grafiche del Museo del Louvre, e restano, così come le acquisizioni successive, registrati nell’inventario di quel dipartimento. Tuttavia, circa settanta disegni di architettura e arti decorative (i disegni di architettura di Viollet-le-Duc per esempio) vengono trasferiti a Orsay insieme ai pastelli incorniciati, dove sono esposti a rotazione nelle sale.

 

Les amateurs d'estampes [Gli appassionati di stampe], Honoré Daumier
Honoré Daumier
Les amateurs d'estampes
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Tony Querrec

 

Come per la maggior parte delle tecniche, rientrano nelle collezioni del Museo d'Orsay gli artisti nati dopo il 1820 e prima del 1870. Alcune eccezioni, però, giustificate da dati storici o stilistici, permettono di escludere per esempio Henri Matisse (nato nel 1869), tranne che per il quadro Luxe, calme et volupté [Lusso, calma e voluttà] (1904), il quale segna la transizione tra le collezioni del Museo d'Orsay e quelle del Museo nazionale di arte moderna. Altri artisti nati prima del 1820 sono inclusi nel programma di Orsay, come Honoré Daumier, François Bonvin, Gustave Courbet, Charles-François Daubigny, Henri Harpignies, Ernest Meissonier, Jean-François Millet.

 

La costituzione progressiva del fondo di disegni è soggetta alla storia delle collezioni nazionali di arte moderna nella seconda metà del XIX secolo e all’inizio del XX. Il nucleo più importante proviene dal Museo del Lussemburgo, inaugurato nel 1818.

 

Dapprima timide, le acquisizioni di disegni al Lussemburgo divennero più ambiziose a partire dal 1880 con l’intento di rappresentare esaustivamente gli artisti contemporanei. Una politica di acquisizioni si va allora definendo attraverso gli acquisiti di disegni esposti al Salon, acquisiti effettuati durante le vendite di atelier e le vendite postume. Lo Stato si offrì come acquirente per il Lussemburgo durante le vendite di atelier dei disegni di Henri Regnault (1872), Jean-François Millet (1875), Gustave Guillaumet (1888), Johan-Barthold Jongkind (1892), Ernest Meissonier (1893), François Bonvin (1893), Edgar Degas (1918 e 1919)...

 

Al Lussemburgo esisteva anche una Collezione speciale di schizzi, disegni, modellini e documenti originali relativi ai quadri e alle statue presenti al museo sin dalla sua nascita. Donate dagli artisti stessi, queste opere erano considerate materiale di archivio. In particolare, proviene da questa collezione un disegno di Rodin realizzato a partire dalla sua scultura Saint Jean-Baptiste [San Giovanni Battista].

Dal Museo del Lussemburgo al Louvre

Sono stati incontestabilmente i lasciti e le donazioni a permettere la costituzione di un fondo di riferimento per la storia del disegno francese. Donazioni degli artisti stessi, come quella di Jules Elie Delaunay (lascito dell'artista nel 1891) e di Eugène Boudin (lascito del fondo di atelier, entrato al museo nel 1900), e di eredi o familiari degli artisti.

 

Citiamo a titolo di esempio, tra le altre generose donazioni, quella degli eredi di Pierre Puvis de Chavannes nel 1899, il lascito di Colette Desormière, figlia di Théophile Alexandre Steinlen, nel 1970, il lascito di Arï Redon, figlio di Odilon Redon, e di sua moglie Suzanne nel 1982, e quelle di eminenti collezionisti: Etienne Moreau-Nélaton, Léon Bonnat, Carle Dreyfus, Isaac de Camondo, Claude Roger-Marx...
I disegni delle scuole straniere rimasero poco rappresentati nonostante gli sforzi profusi da Léonce Bénédite, curatore del Museo del Lussemburgo a partire dal 1892, le donazioni degli artisti (Edward Burne-Jones donò tre studi di testa nel 1893, John Leighton uno Étude pour Andromaque [Studio per Andromaca] nel1893 e Alma-Tadema Le couronnement d'Esculape [L’incoronazione di Esculapio] nel 1903), e alcuni acquisti. Nel 1922, questa sezione sarà trasferita, insieme alle collezioni straniere, dal Lussemburgo al museo del Jeu de Paume.

Sur la plage [Sulla spiaggia], Boudin Louis-Eugène
Eugène Boudin
Sur la plage
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Thierry Le Mage

 

"Museo degli artisti viventi", il Lussemburgo voleva essere il riflesso della creazione contemporanea. Pertanto, era previsto che pochi anni dopo la scomparsa degli autori, le opere fossero trasferite al Louvre (le più prestigiose) o in altri istituti. Dei trasferimenti particolarmente importanti furono effettuati verso il Louvre nel 1929, 1930 e 1931. Alla chiusura del Museo del Lussemburgo nel 1937, le collezioni più contemporanee andarono a costituire il fondo primario di disegni del nuovo Museo nazionale di arte moderna fondato nel 1937, ma il trasferimento fu ritardato dalla guerra.

Le pont d'Asnières [Il ponte di Asnières], Signac Paul (1863-1935) ,
Paul Signac
Le pont d'Asnières
Musée d'Orsay
1957, achat, Mme Cachin-Signac
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Michèle Bellot

Le acquisizioni del Museo di arte moderna permisero di ampliare le collezioni di opere Nabis con disegni di Pierre Bonnard, Edouard Vuillard, Félix Vallotton e alcuni disegni post-impressionisti di cui acquerelli e disegni di Paul Signac nel 1957. Il MNAM acquisì anche disegni di artisti stranieri come un corpus di James Ensor nel 1964.

 

Nel 1977, all’apertura del nuovo Museo nazionale di arte moderna al Centre Georges Pompidou, i disegni degli artisti nati prima del 1870 furono a loro volta trasferiti dal Museo di arte moderna al Dipartimento di arti grafiche del Louvre.

La collezione di arti grafiche oggi

Questo patrimonio comprende oggi un corpus di oltre 80.000 disegni, a cui si aggiungono acquisizioni più recenti. Difatti, dalla nascita del Museo d’Orsay, l’arricchimento delle collezioni prosegue mediante l’acquisizione di capolavori  del disegno francese come Le nœud noir [Il nodo nero] di Georges Seurat (1989), il Portrait de Manet [Ritratto di Manet] di Edgar Degas (1997),l’ Autoportrait [Autoritratto] di Gustave Courbet (2003 ), oltre che di fondi (Osbert, Fevre-Degas), disegni per la stampa (come quelli di Herman-Paul che documentano la revisione del processo Dreyfus a Rennes e disegni di Frantisek Kupka per la rivista L'Assiette au beurre, acquisiti nel 2001), disegni di artisti fino ad allora poco rappresentati nelle collezioni come Maurice Denis (illustrazioni della raccolta poetica Sagesse di Paul Verlaine e dei Fioretti di san Francesco d’Assisi, acquisite nel 2003), William Bouguereau (quaderni di schizzi acquisiti nel 2002) e infine di artisti stranieri come Léon Spilliaert, entrato nelle collezioni nel 2005 con l’Autoportrait dit aux masques [Autoritratto detto con maschere].

Jeune homme assis, étude. Autoportrait, dit au chevalet [Giovane seduto, studio. Autoritratto, detto al cavalletto], Courbet Gustave
Gustave Courbet
Jeune homme assis, étude. Autoportrait, dit au chevalet, vers 1847
2003, achat avec une aide extérieure, cabinet Blondeau et Associés S.A.
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Thierry Le Mage

Queste acquisizioni di opere eccezionali, unite a quelle di opere meno prestigiose, permettono alle collezioni del Museo d'Orsay di offrire una rappresentazione sempre più precisa di quella che era la pratica del disegno nella seconda metà del XIX secolo.