Aubrey Beardsley ha vent’anni quando riceve la sua prima commessa importante da parte dell’editore J.M. Dent: si tratta dell’illustrazione de La morte di Artù di Thomas Malory, per la quale realizza diverse centinaia di disegni. A partire da quel momento, egli inizia a vivere della propria arte e nell’arco di pochi anni vedrà proliferare i suoi lavori attraverso la produzione editoriale inglese: riviste, antologie, poesie, romanzi…Tra le sue illustrazioni più celebri spiccano quelle realizzate per la Salomè di Oscar Wilde.
Les dessins de cette figure originale de l'Angleterre fin-de-siècle, dessins vifs et virtuoses, en noir et blanc, mettent en scène un univers étrange, érotique, audacieux et anticonformiste. Son style très personnel, aisément reconnaissable, allié à la large diffusion de ses travaux, font de lui un phénomène, à tel point que le critique Max Beerbohm qualifie les années 1890 à Londres de "Beardsley PeriodI disegni ‒ vividi e virtuosi, in bianco e nero ‒ di questa mente originale dell’Inghilterra di fine Ottocento mettono in scena un universo strano, erotico, audace e anticonformista. Il suo stile personalissimo, facilmente riconoscibile, unito alla larga diffusione dei suoi lavori, ne fanno un vero e proprio fenomeno, tanto che il critico Max Beerbohm ha definito gli anni londinesi del 1890 come il «Beardsley Period».br />
La mostra tratteggia il percorso di questo artista straordinario, dalle sue prime realizzazioni pubblicate nel 1891 fino alle ultime opere nel 1898. Oltre a un centinaio di disegni originali di Aubrey Beardsley, saranno esposti anche alcuni esemplari delle edizioni originali di queste illustrazioni e una selezione di locandine, per mostrare in che modo si diffondeva l’opera di questo personaggio fuori dal comune.
Commissari
Leïla Jarbouai, conservatrice delle arti grafiche del Museo d’Orsay, Elise Dubreuil, conservatrice delle arti decorative al Museo d’Orsay, Caroline Corbeau-Parsons, Curatrice, arte britannica 1850-1915 alla Tate BritainMostra organizzata dai musei d’Orsay e de l’Orangerie, Parigi, e dalla Tate Britain, Londra.
Mostra presentata alla Tate Britain, dal 4 marzo al 12 settembre 2020
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