Mostra al museo

All'origini dell'astrattismo (1800-1914)

Dal 05 Novembre 2003 al 22 Febbraio 2004 -
Museo d’Orsay
Mappa e itinerario
Vassily Kandinsky-Tableau à la tache rouge
Tableau à la tache rouge
© CNAC/MNAM, RMN / DR

Benché centrale nella storia dell'arte, il problema delle origini dell'astrattismo non è mai stato curiosamente oggetto di significative mostre in Francia, il paese che ha tuttavia ospitato i grandi pionieri della pittura non figurativa. Il museo d'Orsay, in cui sono esposte opere che coprono il passaggio del secolo(1848-1914), era proprio il posto ideale per proporre questa archeologia.
L'astrattismo, infatti, lungi dall'essere un fenomeno storico apparso in modo brutale nell'impellenza di questi anni di transizione, è il frutto di una maturazione progressiva che pervade tutto il XIX secolo. La nuova sfida che si prefigge la mostra del museo d'Orsay a l'analisi dell'influsso fondamentale delle scienze della visione sulle origini dell'astrattismo. Si tratta di mostrare come, in un universo fisico percepito come un vero e proprio "mondo di vibrazioni", la nascita dell'arte astratta sia pienamente riconducibile alle nuove modalità della visione, alle potenzialità della vista in particolare, nel suo stretto rapporto con gli altri sensi. L'astrattismo, lungi dal distaccarsi dal reale, offre da questa ottica una traduzione inedita e più sintetica del mondo visibile.
Il percorso dell'esposizione si presenta esso stesso come un'esperienza sensoriale, un viaggio dell'occhio. Si apre, con un contributo dell'artista contemporanea Ann-Veronica Janssens, in un bagno di luce in cui lo spettatore prende confidenza con le soglie di percezione del colore. La mostra si sviluppa quindi su due assi, ciascuno dei quali copre il periodo 1800- 1914, ed esplora in questo modo l'estensione della visione.
La prima parte, intitolata "L'occhio solare", esamina la questione delle soglie di visibilità. In che modo la traduzione della luce, da Turner a Delaunay, ha spinto la pittura ad affrancarsi dalla rappresentazione delle forme? La seconda parte,intitolata "L'occhio musicale", rivolge la propria attenzione alla traduzione visiva del suono per analizzare l'impatto decisivo del modello musicale nell'origini dell'astrattismo.
Un interessante catalogo dove sono riuniti tutti i contributi che molti studiosi hanno elaborato circa la questione dei legami tra le nuove modalità della visione e la nascita storica dell'astrattismo accompagna questa mostra.

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