Giorgio de ChiricoIl Ritornante© Adagp, Paris © Centre Pompidou, MNAM-CCI, Dist. RMN-Grand Palais / Georges Meguerditchian
Nato in Grecia e formatosi nel crogiolo della cultura classica e del tardo romanticismo tedesco, De Chirico sviluppa le basi di una nuova concezione artistica insieme al fratello minore Alberto Savinio. Allievo all’Accademia delle belle arti di Monaco a partire dal 1908, scopre il pensiero di Nietzsche e Schopenhauer, così come le opere di Böcklin e di Klinger. Dopo un passaggio prima a Milano poi a Firenze, è tuttavia in Francia, e precisamente a Parigi dall’autunno 1911, che elabora un vocabolario plastico singolare a contatto con le rivoluzioni pittoriche moderniste, facendosi presto notare da alcune personalità artistiche dell’epoca. Guillaume Apollinaire, Maurice Raynal e André Salmon, ma anche André Breton, Paul Éluard e Jean Paulhan, sono tra i primi a interessarsi alla sua opera e a promuoverla.
Al Museo dell’Orangerie, questa mostra trova dunque la sua collocazione intorno alla figura di Paul Guillaume, che fu il primo mercante di Giorgio de Chirico. Di ritorno in Italia nel 1915, viene inviato a Ferrara insieme al fratello Savinio per ragioni militari e da lì proseguirà le sue ricerche pittoriche. Il periodo ferrarese (giugno 1915-dicembre 1918) è l’occasione per i pittori Carlo Carrà e Giorgio Morandi di frequentare i due fratelli, permettendo così la nascita di quella che sarà in seguito denominata “scuola metafisica”, su cui si chiude la mostra.
Commissariato generale
Paolo Baldacci, Presidente dell'Archivio dell’Arte MetafisicaCommissariato
Mostra a Parigi
Cécile Girardeau, curatrice del museo dell'OrangerieMostra ad Amburgo
Dr. Annabelle Görgen-Lammers, curatrice del Hamburger KunsthalleMostra organizzata dai musei d'Orsay e dell'Orangerie, Parigi e dal Hamburger Kunsthalle, Amburgo
La mostra è stata inoltre presentata ad Amburgo, nella Hamburger Kunsthalle dal 21 gennaio al 25 aprile 2021.