Léon Spilliaert (1881-1946). Luce e solitudine
Léon Spilliaert è l’uomo delle solitudini inquietanti, delle prospettive infinite. Tra questioni metafisiche e cultura fiamminga, egli sorprende, confuso da opere inclassificabili, inventando un simbolismo della notte interiore che segnerà l’arte belga.
Si nutre delle opere pittoriche di Odilon Redon o James Ensor, ma anche degli scritti di Émile Verhaeren e Maurice Maeterlinck. Tuttavia, sebbene sia stato influenzato dal simbolismo di fine secolo, la sua opera si estende oltre. I suoi volti allucinati flirtano con l’espressionismo; i suoi paesaggi epurati sembrano preannunciare il minimalismo.
La mostra, la prima in Francia da quasi 40 anni, si concentrerà sugli anni dal 1900 al 1919, gli anni più intensi di Spilliaert, e presenterà le sue opere più radicali.
The exhibition is now over.
See the whole program