Affinità giapponesi, verso la decorazione moderna.
Appartenente al primo ciclo di eventi del neonato Louvre di Abu Dhabi, questa mostra è organizzata a partire dalle collezioni del museo d’Orsay integrate con alcuni prestiti del museo Guimet e del Louvre Abu Dhabi. Essa presenta una serie di dipinti decorativi eseguiti dai Nabis e da Odilon Redon a cavallo tra XIX e XX secolo. Queste opere sono esposte a fronte di stampe e paraventi giapponesi.
Articolato in quattro sezioni, il percorso di visita segue i princìpi estetici che costituiscono i punti d’impatto di un dialogo tra Oriente e Occidente alla fine del XIX secolo. I Nabis e Odilon Redon s’interessarono sin dal 1890 all’arte giapponese, di cui assimilarono le lezioni adottando un’espressione ellittica e suggestiva, una visione mobile del mondo, una tensione tra il pieno e il vuoto. L’affinità dei loro dipinti con le stampe e i paraventi giapponesi mostra come tale simbiosi abbia provocato la transizione della pittura verso la modernità attraverso l’abolizione della prospettiva illusionistica, il primato dell’aspetto decorativo, la frammentazione dello spazio, il fascino per il fantastico.
I Nabis sono stati definiti pittori "ideisti" per il carattere intellettuale, onirico e spirituale delle loro opere. I loro dipinti decorativi si scostano dalla rappresentazione della realtà per raffigurare un mondo poetico e immaginario. Molto vicino ai Nabis, Odilon Redon appare come l’artista che meglio realizzò la sintesi tra il genio occidentale e il genio orientale, compiendo un’armoniosa ibridazione.
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