Opéra de Paris

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Charles Garnier
Opéra de Paris
vers 1862
maquette
H. 13,0 ; L. 25,6 ; P. 36,0 cm.
Achat, 2015
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Charles Garnier
Opéra de Paris
vers 1862
maquette
H. 13,0 ; L. 25,6 ; P. 36,0 cm.
Achat, 2015
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / image RMN-GP
Charles Garnier (1825 - 1898)
Rez-de-chaussée, Opéra

Nel giugno 1861 il giovane Charles Garnier vince il concorso bandito nel dicembre 1860 per la costruzione di un nuovo teatro dell’opera a Parigi. A partire da questo momento, moltiplica dunque gli studi per perfezionare il progetto iniziale.
Nel dicembre 1861, Garnier scrive al conte di Walewski per chiedergli il permesso di far realizzare un plastico: “Quando un edificio comporta nella sua composizione più piani che offrono varie prospettive e diversi aspetti [...], il modo migliore [per giudicare il progetto] è costruire un modello che riproduca l’intero edificio. [...] Questo modello può essere composto da diverse parti in grado di muoversi indipendentemente le une dalle altre, il che permette, variando la disposizione di tali parti, di conferire al modello e quindi al monumento stesso un’idea generale soddisfacente”.
In seguito a questa richiesta, un enorme plastico in gesso fu realizzato tra l’aprile 1862 e l’aprile 1863 dallo scultore ornamentale e modellista Louis Villeminot (andato perduto dal 1922). Probabilmente contemporaneo ad esso, il plastico di Garnier è realizzato in legno di ciliegio ‒ come la maggior parte dei plastici degli architetti dell’epoca ‒ e presenta un’estrema precisione poiché, nonostante la sua scala ridotta, vi si possono riconoscere distintamente il programma scolpito, definito a partire dal 1863. Inoltre, a differenza del plastico in gesso, questo è mobile, come richiesto da Garnier.
Costituito da più elementi, esso associa delle parti che corrispondono ognuna alle diverse fasi del progetto: così, la copertura rispecchia i disegni della primavera 1862, allorché Garnier non ha ancora progettato i pendii né i lucernari che sovrastano l’ingresso e la grande scalinata, mentre la rappresentazione de La danza sulla facciata dell’edificio corrisponde allo stadio definitivo del progetto di Carpeaux, adottato nel 1868.

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