La Mer de Glace

Léon Gimpel
La Mer de Glace
1911
autochrome
H. 18,0 ; L. 24,0 cm.
Don de la société des Amis du musée d'Orsay, 2005
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Léon Gimpel (1873 - 1948)

Nel 1904, i fratelli Lumière mettono a punto il primo procedimento di riproduzione dei colori : l'autocromo. Essi avevano pensato di utilizzare come filtro, minutissimi granelli di fecola di patata colorati di uno dei tre colori primari-il blu, il giallo e il rosso -. Tuttavia, poiché i filtri rallentavano notevolmente il tempo di posa, nei primi anni questa tecnica è limitata ai soggetti inanimati.
Non appena questa scoperta viene divulgata su L'Illustration, Léon Gimpel, un foto reporter ricco di inventiva che lavora proprio per quel giornale, fa di tutto per incontrare gli inventori e avvia con gli stessi una fitta corrispondenza. Gimpel diventa così un grande appassionato dell'autocromo e si dà da fare per migliorare il procedimento.
Nel corso di un suo soggiorno sulle Alpi nel 1907, Gimpel nota che il ghiaccio, in virtù della sua luminosità, è un eccellente soggetto fotogenico per il colore. Con il bianco e il nero, infatti, "mancavano queste superbe colorazioni blu [...] e lo scintillio dei milioni di sfaccettature del ghiaccio".
Questa veduta, notevole per la sua precisione, qualità assai rara negli autocromi, fa parte di una serie realizzata nel 1911. Tramite questo autocromo, Gimpel dimostra altresì la sua grande conoscenza della composizione spaziale, del resto già presente nelle immagini da lui realizzate in bianco e nero.

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