Vase d'ornement

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Constant Sévin
Vase d'ornement
1862
cuivre, bronze doré et émail champlevé
H. 78,7 ; L. 28,2 cm.
Achat en vente publique, 1995
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Constant Sévin
Vase d'ornement
1862
cuivre, bronze doré et émail champlevé
H. 78,7 ; L. 28,2 cm.
Achat en vente publique, 1995
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / René-Gabriel Ojéda
Constant Sévin
Vase d'ornement
1862
cuivre, bronze doré et émail champlevé
H. 78,7 ; L. 28,2 cm.
Achat en vente publique, 1995
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Constant Sévin (1821 - 1888)
Artwork not currently exhibited in the museum

L'arte dello smalto rinasce, in tutta la sua diversità, all'apogeo del secondo Impero. L'ornamento policromo, onnipresente nelle arti industriali, vi trova la sua perfetta espressione, traendo ispirazione da fonti storiche o esotiche.
A quanto pare, i primi modelli che la fonderia Barbedienne realizza in questo settore risalgono al 1858. Quattro anni dopo, all'Esposizione universale di Londra, gli oggetti d'arte ornati di smalti presentati presso lo stand riservato a Barbedienne suscitano un grande interesse. Questo vaso originale, la cui superficie è quasi interamente ricoperta dallo smalto, ne è l'esempio più significativo. Forma una coppia con un vaso molto simile, anch'esso conservato presso il museo d'Orsay.
Questi smalti, impropriamente classificati all'epoca come smalti cloisonné opachi e livellati, nello stile degli "antichi", sono in realtà più simili d'aspetto agli esemplari champlevé risalenti al medioevo. L'innovazione tecnica consiste nell'ottenere direttamente alla fonte il reticolo metallico, il cui disegno garantisce così una nitidezza e una regolarità ineccepibili. La composizione di "stile bizantino", è dovuta a Constant Sévin, scultore e ornatista, principale collaboratore di Barbedienne dal 1855 al 1888.

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