Apothéose de Degas
Questa celebre immagine rivela l'interesse di Degas per la fotografia, una decina di anni prima che, anche quest'artista, vi si dedicasse. L'immagine è stata scattata nel corso dell'estate del 1885, a Dieppe, durante un soggiorno dell'artista presso i suoi amici Halévy, davanti all'abitazione di un vicino di casa, il dottor Emile Blanche.
La ripresa è stata eseguita da Walter Barnes, un ritrattista assai mediocre di Dieppe che Degas comunque aiutava. Barnes, infatti, non riuscendo a sbarcare il lunario con l'insegnamento dell'inglese, aveva deciso di guadagnarsi da vivere come fotografo.
Degas, come testimonia il suo carteggio con Ludovic Halévy, ha curato la preparazione della fotografia che si ispira a L'Apoteosi di Omero di Ingres e rispecchia il gusto della società del tempo per i quadri viventi. Questa fotografia, che Degas inviò a tutti i suoi amici, voleva anche rappresentare, con il pretesto dello scherzo, un'ostinata dichiarazione estetica sulla continuità tra Degas stesso, all'epoca considerato uno dei capofila della scuola impressionista, ed il suo venerato maestro.
A posteriori, l'artista rivolge uno sguardo critico alla sua composizione, nello stesso identico modo in cui l'avrebbe fatto per un quadro: " Sarebbe stato molto più opportuno riunire le mie tre muse e i miei chierichetti su uno sfondo bianco o chiaro, soprattutto le forme delle donne sono andate perse. Bisognava anche fare stringere di più le persone".
Le stampe, invece, provengono dal commercio e sono realizzate senza alcuna ricercatezza e poi incollate su carta da album. In seguito, quando anche lo stesso Degas praticherà la fotografia, l'artista si mostrerà un po' più esigente in materia. Farà ingrandire e stampare le sue copie da Tasset, il suo fornitore di colori di fiducia o dalla figlia di questi.