Après-midi à Pardigon
Per Henri-Edmond Cross, la pratica del paesaggio è strettamente legata alle sue ricerche sulla luce e sul colore. Come Maurice Denis ha messo giustamente in rilievo, l'artista "sceglie di rappresentare il sole, non attraverso la decolorazione ma tramite l'accentuazione dei colori e le evidenti contrapposizioni".
Cross predilige una natura calda e assolata e, nei suoi taccuini, parla della "magia del sole" del mediterraneo meridionale. Del resto l'artista è stato uno dei primi pittori a lavorare abitualmente in questa regione.
La tecnica della pennellata divisa e la sovrapposizione di colori puri resta per Cross il mezzo per suggerire lo splendore della luce. L'artista prende le distanze dal divisionismo di Seurat per il suo approccio più intuitivo. In questo modo, la forma della pennellata contribuisce a dare un ritmo e un equilibrio alla composizione. Infine, intorno al 1905, l'utilizzo di colori arbitrari e luminosi avvicina Cross ai giovani pittori fauves e, in particolare a Matisse che egli avvia alla tecnica neoimpressionista.