Armoire-cabinet 'mauresque' formant secrétaire

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Daniele Lovati
Armoire-cabinet 'mauresque' formant secrétaire
1881
armoire-secrétaire à deux vantaux en partie supérieure, découvrant un cabinet néo-gothique à casiers, trois tiroirs. Un abattant découvre quatre tiroirs et un cartonnier. Deux vantaux en partie inférieure ouvrent sur une étagère.
H. 288,0 ; L. 128,0 ; P. 63,0 cm.
Achat, 2015
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Daniele Lovati
Armoire-cabinet 'mauresque' formant secrétaire
1881
armoire-secrétaire à deux vantaux en partie supérieure, découvrant un cabinet néo-gothique à casiers, trois tiroirs. Un abattant découvre quatre tiroirs et un cartonnier. Deux vantaux en partie inférieure ouvrent sur une étagère.
H. 288,0 ; L. 128,0 ; P. 63,0 cm.
Achat, 2015
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Daniele Lovati
Artwork not currently exhibited in the museum
Daniele Lovati dirige, tra il 1878 e il 1890, un importante atelier di scultura su legno e avorio situato al numero 18 di via Vivajo a Milano. Presente all’Esposizione internazionale di Parigi nel 1878, viene ricompensato con una menzione speciale.
Perfettamente iscritta nella produzione di mobili di lusso, questa credenza solleva la questione dell’eclettismo imperante nel XIX secolo. Il coronamento architettonico vuole essere “moresco” con gli smalti policromi che ornano la cornice, e gotico internazionale con i pannelli delle ante ornati di figure simboleggianti la Scrittura e la Lettura.
All’epoca, l’influenza del gotico raggiunge il culmine nell’Italia settentrionale: la decorazione del duomo di Milano è conclusa nel 1888, mentre la facciata di Santa Maria del Fiore di Firenze è ultimata tra il 1871 e il 1887.
L'etichetta ritrovata all’interno del mobile è corretta con una nota manoscritta ''fece anno 1881'', che sembra indicare la datazione della credenza. Nello stesso anno, Daniele Lovati ottiene la medaglia d’oro all’Esposizione d’arte applicata di Milano.
Lovati troverà il proprio pubblico al di là dei confini italiani. Sul suo biglietto da visita commerciale, stampato in italiano, francese e inglese, è menzionata la medaglia dell’Esposizione universale del 1878, ed è precisato che dirige a Milano un atelier che esegue lavori su mobili di ogni tipo, semplici e di lusso, con decorazioni di metallo smaltato, intarsi e pietre dure.
Questa collocazione sul mercato è confermata da due poltrone inizialmente attribuite alla casa newyorchese Herter Brothers. Acquisite nel 2012 grazie al sostegno degli American Friends Musée d'Orsay, queste sedie molto vicine al nostro mobilio sono una creazione di Lovati diffusa sul mercato americano dalla ditta Herter Brothers.
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