Bassin

Joseph Brocard
Bassin
1871
verre soufflé, décor émaillé et doré, support original en poirier noirci
ensemble H. 20 ; L. 39 ; DM. 39 cm
Achat, 1987
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Joseph Brocard (1831 - 1896)
Della vita di Brocard si hanno scarne notizie: si tratta indubbiamente di un autodidatta che è, al tempo stesso, un collezionista e restauratore d'oggetti d'arte. La sua produzione, invece, figura sin dai tempi dell'Esposizione universale di Parigi del 1867 in tutte le grandi fiere industriali della seconda metà del secolo. L'opera di Brocard ottiene i più alti riconoscimenti e conquista l'attenzione dei grandi musei d'arte decorativa dell'epoca.
Questa bacinella, che è altresì una delle creazioni meglio riuscite di Brocard, è in mostra all'Esposizione internazionale di Londra del 1871. Tale manufatto è la prova tangibile di quanto vitale sia l'industria artistica francese all'indomani della disfatta contro la Prussia.
Da un punto di vista tecnico, Brocard è riuscito a realizzare un vetro dove possono essere perfettamente inseriti smalti duri e in rilievo. Questi smalti opachi o translucidi permettono la creazione d'effetti decorativi ricchi e di grande impatto decorativo. In virtù della loro intensità, essi superano i modelli ai quali si ispirano, in altre parole le vetrerie di produzione siro-egiziana del XIII e del XIV secolo.
D'altro canto, il pezzo costituisce una prova della qualità che può raggiungere l'approccio eclettico quando il gioco delle trasposizioni è condotto con intelligenza e perspicacia. In questo specifico caso non siamo nel campo del pastiche ma in quello della creazione.
Il filo conduttore è la versione in vetro delle bacinelle di rame e d'ottone con incrostazioni d'argento e d'oro, così caratteristiche dell'arte dei bronzisti della scuola di Fars nell'Iran del XIV secolo. I draghi che fungono da supporto, invece, non hanno niente a che vedere con il Medio Oriente poiché si rifanno ai bronzi dell'Estremo-Oriente, una fonte che doveva, essa stessa, stimolare la fantasia dei decoratori europei.
Rez-de-chaussée, Galerie Lille 1
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